oggi ad aquilonia

oggi l’irpinia d’oriente vivrà un’altra bella giornata.
c’è una cantante non banale e c’è un amico che viene da berlino per parlarci di antiche strade. e c’è la quercia di san vito e la diga e aquilonia antica e il museo. una domenica di settembre per festeggiare quella che ormai è sempre più la primavera dell’irpinia d’oriente
(per chi volesse seguire ci sono anche le strade della poesia a guardia)
venite in irpinia d’oriente, cuore della terra dell’osso
armin

6 pensieri riguardo “oggi ad aquilonia

  1. io non firmo. a me il porcellum piace.
    e ricordo che con i sistemi vecchi, con le preferenze l’irpinia fu capace di votare uno sconosciuto lusetti. (temo che l’avrebbero votato pure dopo averlo conosciuto).
    e con tutti i sistemi si è votato il marito di lady mastella.
    No, il referendum è un giochino politico, organizzato da uno come dipietro che ha portato in parlamento scilipoti e razzi. no, io non ci sto.
    Perché sono uno semplice e penso che un partito serio non raccoglie firme per questo referendum, ma organizza primarie e mette in ordine di lista quelli che hanno preso più preferenze. Cosa lo impedisce, il porcellum?
    Suvvia ….

  2. Caro Franco,
    non e’ andata cosi’…gli “amici della terra” si sono lasciati andare a tavola e non avevano interesse a scendere a S.Vito alle 15.00 per parlare e far parlare e ne’ qualcuno della organizzazione di Aquilonia ha pensato di mettere ordine…..

  3. “Lusetti”, “Lusetti”, la voce corse di bocca in bocca da famigli a clientes e fece presto a diventare “lu sett”, che nell’aspro dialetto dell’irpinia d’oriente vuol dire “il sette”.
    Lusetti era così notoriamente bravo che fu scambiato per un numero.
    Naturalmente fu eletto, perché – a dispetto della tradizione – la polidica irpina in tema di preferenze abbandonava le cadenze umanistiche dello scilinguagnolo a pro della galileiana applicazione del metodo scientifico.
    Però, mi dicono, anche lu sett in lista prese un bel pò di voti ….

  4. Caro Franco ancora non ho ancora firmato per l’abolizione del porcellum. Ovviamente non mi piace l’attuale legge elettorale ma il problema (il mercato delle preferenze) che pone Paolo è reale.
    In italia da troppo tempo inseguiamo mode-lli istituzionali (leggi federalismo ) e leggi elettorali (di solito utili per il vincitore di una tornata elettorale).
    Partiamo dal presupposto che una legge elettorale è uno strumento che nel migliore dei casi deve garantire 2 elementi essenziali: rappresentatività del corpo elettorale e stabilità di governo.
    In questi anni mi sembra che questo risultato non sia stato raggiunto almeno a livello di governo centrale. Un sistema elettorale non si può importare sic et simpliceter da altri sistemi perchè è parte sostanziale di un sistema democratico.
    Viviamo in un sistema a democrazia rappresentativa e il nostro regime è detto democrazia parlamentare. E chi sono gli attori di questo sistema?i partiti PERSONALI che occupano il nostro parlamento.

    Il problema di fondo è che manca una visione di lungo termine della classe politica e non credo che il solo cambio della legge elettorale modifichi lo stato della democrazia in italia.

    Penso che non dovremmo cambiare solo la legge elettorale ma anche i partiti.

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