dentro di voi non cresce
un filo d’erba.
il mondo non è il vostro macello.
la rivoluzione verrà dai margini,
silenziosa e implacabile,
dobbiamo solo imparare a guardarvi
da finestre più alte
lì dove abita l’infinito,
lì le vostre ruberie
saranno solo un ricordo
che non ricorderà nessuno
svanite
come il colpo di tosse
di una vecchia bronchite.
franco arminio
Nel leggere “Diario scritto di notte” di Herling , mi sono imbattuto in una citazione di Nadežda Mandel’štam (compagna del grande poeta russo , vittima delle purghe sovietiche) , che recita : ” Ho sempre invidiato Antigone : non quella che conduceva per mano il padre cieco, ma quella che dette la sua vita per seppellire il fratello… dev’essere buona la vita in un piccolo stato che non si imbavaglia la bocca a chi grida per difendere i propri diritti, dove dove si può trafugare la salma proibita e non perlustrare in tre – Mandel stam , Achmatova e io – i boschetti intorno a Pietroburgo alla ricerca del poeta fanciullo (Gumilev, il marito della Achmatova, fucilato dai bolscevichi nel 1921),,, Io, una vedova che non ha sepolto suo marito, rendo l’unico omaggio ad un cadavere indicato solo da un cartellino al piede, ricordandolo e piangendolo; il mio pianto è senza lacrime, tutti noi apparteniamo ad una generazione dagli occhi aridi. Aspetto sempre che vengano a prendere questi miei foglietti. Se vorranno, dovranno prendere anche me. E se prenderanno anche me, smetterò di invidiare Antigone.”
Non saprei spiegare perchè ho accostato queste parole di Nadežda ai versi di Franco … ma volevo condividerli con gli amici comunitari …
un abbraccio