“… che bizzarra creatura è mai l’uomo, capace di rendere fastidioso e pericoloso a se stesso ciò che potrebbe godere con sicurezza in buona compagnia, per il solo capriccio di volersi appropriare a sua guisa del mondo e dei suoi contenuti.”Goethe, Viaggio in Italia.
Un inizio pieno di passato e futuro.
di mauro orlando
Ricordiamoci che qualsiasi nuovo inizio si basa sulla idea che una “Comunità” è l’insieme di relazioni possibili pensabili tra individui che vivono in un tempo ed uno spazio concreto e pensano a partire da quell’insieme sociale che viene dal passato e viaggia nell’ avvenire.Noi ci proviamo anche con la ‘poesia’….. con i sentimenti , le passioni oltre che con le buone idee e i concreti fatti…..non si sa mai ! Ognuno aderisce ad una esperienza comunitaria con le idee ,i sentimenti e le parole che ha in dote, a patto di sforzarsi di metterle in sintonia (meglio i greci :koinonìa ) con uno spirito comune ad una idealità più che a una finalità o a una utopia. Io irpino di nascita e di sceta matura aderisco in piena coscienza e scienza a questo “nuovo inizio”.Non sono un poeta ( che ama e rispetta ) che lavora e gioca con le parole profonde e ispirate,che ha dimestichezza con i sentimenti e le passioni e quindi posso solo partecipare con i concetti, ragionamenti o quando mi capita la giornata buona …. con le idee.
Dobbiamo avere il coraggio non solo di difendere questo nostro privilegio contro le orecchie ,gli occhi o le bocche ditratte o malevoli interne ed esterne ma sforzarci di capirlo e praticarlo. Io penso tuttavia che abbiamo una necessità di rinnovare in noi stessi i residui emozionali e naturali di una presenza “mitica” o spirituale da riattualizzare attraverso la parola e il gesto del poeta senza dimenticare di rinnovare il nostro ‘guardaroba’ e ‘le masserizie’ dei discorsi o ragionamenti di chi usa la logica (mai la retorica) per la sua comunicazione orale o scritta.Il poeta sa guardare in profondità le nostre esperienze esistenziali e sociali attraverso le ragioni del cuore,dei sentimenti,delle passioni e delle emozioni.E’ capace di destare le passioni e i sentimenti di chi ascolta, attraverso il piacere della parola-canto o il gesto.Una risorsa originale e autentica per la nostra Comunità provvisoria.Per noi non è un privilegio estetico o letterario ….è una risorsa eminentemente “politica” dal momento che politici e intellettuali hanno esercitato nella/e/ sulla nostra terra ,nel tempo e con rigoree metodo, l’esercizio del consumo e dello svuotamento di questa parola nella pratica e nella rappresentazione pubblica .Per noi è utile recuperare una cultura della “politica” e un uso della parola che personifichi anche un pensiero (lògos), dei valori (èthos), dei caratteri identitari (mìtos o poièsis) e non solo un involucro di una se pur socievole e piacevole opinione (dòxa) o esperienza di vita.Evitando di incorrere in una facile contrapposizione tra pensiero mitico e pensiero razionale recuperare alla politica e alla comunicazione la sua capacità di assecondare passioni ed emozioni assieme alle sue necessità di elaborazione formale,precisa e curata nelle sue connessioni di pensieri e idee.Anche in Irpinia e per l’Irpinia abbiamo bisogno bisogno di più poesia,più idee e più cultura e storia o storie, all’interno di una nuova complessità emozionale e progressiva e attiva consapevolezza di un “io” poetico o politico assieme. Ma in fin dei conti la parola poesia deriva dal verbo greco “poièin” che significa proprio il “fare” che è lo specifico della vera politica della nostra esperienza comunitaria.La politica nel suo senso piu ampio,profondo e più vero. Cioè la capacità tutta umana di costruzione ,di uso e di cura delle cose che ritroviamo in natura e di quelle che ‘costruiamo’ con la nostra intelligenza e manualità. La politica ( non solo quella moderna) non è solo la capacità analitica e razionale di evidenziare o smascherare le contraddizioni e le ambiguità delle azioni umane in rapporto alle loro strutturali valenze economiche o di potere.
mauro orlando
Caro Mauro , lodevole scritto il tuo . Sai , a volte penso che tutti i contenuti che diffondiamo nel blog servano in un certo senso a tenerci un po “connessi”, per salvarci dalla distanza o dalle distanze che, inevitabilmente, siamo portati a scontare.
Il mio contributo è teso a mettere insieme cose , esperienze sparpagliate nel campo immenso del nostro paese. Tutto questo ha un senso? Per il semplice fatto che c’è, forse ne ha uno piu importante e , forse , ancora un po indistinto, rispetto a quello che siamo portati a pensare per quella sorta di copione che si ripete….
un abbraccio
A.
Goethe dice “appropriare” (accaparrare esclusivisticamente) e sottolinea e chiarisce bene che l’uomo fa ciò anche coi “contenuti” del mondo: cioè a livello intellettuale, è un ‘capitalismo dello spirito’ e una mentalità che causa modi di vita e comportamenti.
la poesia (poiesis….fare-sentire-pensare) di per sè ha un senso nel “capitalismo dello spirito” che difatto supera il parametro scientista “fine -mezzi” dove anche l’ appropriare” impone il prendere in uso e in cura…..questo dialogo mi piace oltre ad avere un senso……