…sono qui….

«Oggi il dialetto è un mezzo per opporsi all’acculturazione. Sarà, come sempre, una battaglia perduta (?)». Pasolini(1973)

Elda, Mauro e Amici tutti,  dico che sono qui con voi, e voi in me!

SONO QUI…
Sono qui,
assetato d’amore per amarvi,
per dirvi che nel grigio
della mia anima inquieta
la vostra voce
mi cinge di pace…
Sono qui per avere il delirio
della luce attesa, paziente,
per avere nella mente
la ragnatela dei vostri occhi
dove il brivido della gioia
fuga dubbi e noia,
per pagare il debito alla vita
che mi fate inspirare…
Sono qui per rinvenirmi
nel canto,
fuori dallo sbando,
dell’incredulità…
Sono qui a prendere
il profumo delle vostre
parole,
la saggezza del cuore
che conosce tutte le
ragioni
della sete,
per le mete che additate,
per la corda doppia che
mi date
nell’arrampicata,
per arrivare all’orizzonte
oltre il sogno
della vetta inviolata…
Sono qui per il bacio
che mi date,
per il vostro fiato
che fa rifiatare
il mio pensiero…
Vi abbraccio, vostro Gaetano :-))

3 pensieri riguardo “…sono qui….

  1. Cercare le parole
    che non trovo,
    per dire qualcosa che non riesco
    a dire
    con le parole che conosco
    da sempre.

    Parole nuove
    mi servono.

    O antiche,
    lontane,
    remote,
    nascoste
    dentro di me,
    dimenticate,
    sepolte.

    Vive,
    in un luogo
    che non ho
    ancora
    riconosciuto.

    Laura Sposato
    Calvanico, 21 novembre

  2. I miei complimenti a Gaetano, il quale sa esprimere con sincerità quel sentimento che ci ha tenuti insieme, tra alti e bassi, incomprensioni e scontri, per tre e più anni; e sa farlo con una dote che gli è propria, quella di improvvisare un testo in forma poetica con maestria e conoscenza dei codici dI quel linguaggio. Qui lo esprime con musicalità attraverso due “artifizi” metrici : “sono qui”, a cui fa da controcanto la rima baciata, talvolta anche interna al verso o a legamento tra fine verso e inizio del successivo, il tutto con grazia e leggerezza.
    Credo che noi si debba ripartire da questo sentimento (in fondo è ciò che dice Elda nella sua lettera, lucida e intensa) per fondare una federazione di Comunità provvisorie.
    Sì, è questo sentimento che può dar loro vita, non altro.

  3. Amici cari, Mauro carissimo e gentilissimo, Salvatore carissimo, solerte e attentissimo, molte grazie!
    Comunque voglio dirvi che la poesia improvvisata richiede una conoscenza degli artifizi poetici, altrimenti ne viene fuori una sintesi piatta; essa comunque nasce spontanea da un riscontro effettivo del vissuto per essere risposta logica convincente. Siamo qui ora come siamo stati sempre qui da oltre tre anni e ci staremo benissimo perché abbiamo ammagliato i pensieri con animo sereno e siamo capaci di tessere speranza.
    Un abbraccio circolare, forte a tutti voi e ai lettori del blog, Gaetano.

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