Real sito di Carditello tra abbandono e razzie, una vergogna tutta italiana.

Terra di Lavoro, orrenda agonia del Real Sito di Carditello

Guardate questo video realizzato da Franco Spinelli di Pupia Tv in collaborazione con Antonio D’Agostino e Salvatore Di Vilio. Parla dell’orrenda agonia del Real Sito di Carditello, nel Settecento tenuta agroalimentare d’avanguardia del re Borbone, con più di 2000 ettari di terreno : agricoltura, allevamento, produzione di mozzarelle, vino, grano e ogni ben di dio, in una pianura ricca di boschi, le cui strade di transito erano bordate da magnifici platani, messi a dimora secondo i progetti dei migliori architetti del paesaggio .

 

 Proprietà del Consorzio del Basso Volturno, il sito è stato messo all’asta per la vendita ai privati perché quel consorzio, sommerso dai debiti, non è in grado di garantirne restauro e manutenzione, come sarebbe tra i suoi compiti istituzionali. Già due aste sono andate deserte, per un prezzo di per sé sottostimato rispetto al reale valore del bene. Immaginate perché, e a chi potrebbe fare gola… La politica, naturalmente, è assente.

 

 Alcuni degli attuali protagonisti impegnati nell’opera di denunzia dello stato di degrado e di totale abbandono sono gli stessi di trent’anni fa. A loro va reso onore, perché non hanno mai ammainato la bandiera della lotta, condotta tra l’indifferenza della maggioranza d’una opinione pubblica anestetizzata.

 

 Bisogna dire grazie anche all’opera di Franco Arminio se incomincia a diffondersi una nuova consapevolezza critica della difesa del paesaggio e del suo patrimonio artistico e architettonico.

 La riacquisizione al bene comune del Real Sito di Carditello è una battaglia per ricostruire il paesaggio della pianura di Terra di Lavoro, terra martire d’ogni nequizia ambientale . Ed è una battaglia che vale la pena di combattere. (Salvatore D’Angelo)

http://www.pupia.tv/notizie/0010603.html


5 pensieri riguardo “Real sito di Carditello tra abbandono e razzie, una vergogna tutta italiana.

  1. Report ieri sera ha dedicato un servizio importante, e grazie del post, scusate il ritardo, saluti cari Gaetano.

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