Di certo ho compreso

Vorrei far conoscere
a tutti i bambini
l’estasi dei vent’anni,
il crescere per viver
sempre diverso dall’attimo
prima dell’attimo
e perennemente immerso
nel ricordo che suggerisce.

Ingiurio il cielo
d’una poesia altissima
sull’incontenibile purezza
del suolo su cui
Dio ha il panorama
ed io l’alfabeto
di ciò che anelo,
balbettando il Tutto.

Conseguita l’ampiezza
della mia diaspora
toccata la fame
che mi sostiene,
contemplato l’incendio
in un simulacro d’amore.

Di certo ho compreso
che il silenzio dovrebbe essere venerato.

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