La tossitrice di Bach

Una poesia di Tiziano Fratus
La tossitrice di Bach

Nessuno poteva competere con la tossitrice di Bach,
le avevano provate tutte, gli invidiosi e le invidiose,
non potevano tollerare che una donnetta qualsiasi,
senza un titolo di studio e nemmeno un lontano avo
di matrice aristocratica, sempre vestita di nero

e che non era mai stata a Parigi e nemmeno a Londra,
potesse eseguire un colpo di tosse semplicemente
perfetto: si allenavano ore ed ore, avevano fondato
una Scuola d’Arte per la Tosse, divenuto tre anni
più tardi Istituto Nazionale per Tossitori d’Eccellenza,

con bollo ministeriale e sovvenzioni dell’amministrazione
regionale: s’era bandito un concorso internazionale,
che aveva coinvolto le missioni gesuite nel cuore
dell’Africa nera e sulle Ande delle Americhe,
ma nessuno dei vincitori avrebbe ingannato

una giuria chiamata ad arbitrare una contesa:
lo si sentiva subito, a prima orecchia, bastava
andare nel paesino attraversato da un ruscello
di montagna dove la donna viveva, ai piedi
delle Alpi, il lunedì mattina, quando c’erano

le bancarelle del mercato davanti alla posta,
a prendere due pezzi di formaggio, pesce fresco
e carne macinata: un solo colpo di tosse
provocata un’inclinazione dei nasi di trenta
gradi, ed un sorriso diffuso fra la gente che si

inorgogliva pensando alla bellezza che le cose
semplici ancora sapevano generare, in provincia:
anche le poiane smettevano di circuitare nel cielo
con sguardo minaccioso, mentre le marmotte si
alzavano sulle zampe posteriori con le orecchie

ben tese: e niente si rivelò letale come la notizia
che un giornalista dell’Herald Tribune fosse
venuto in pellegrinaggio per raccontare la storia
della tossitrice: pare abbia sentenziato
Nemmeno in America conosciamo una
 
tosse del genere! Così perfetta, a tossire,
che sarebbe piaciuta anche a Bach

4 pensieri riguardo “La tossitrice di Bach

  1. Buongiorno, seguo il suo lavoro da tempo… e in riferimento al post “Il terzo paesaggio siamo noi”, vi inoltro l’invito (postato anche in comunità provvisorie) al seminario “Antropologia del Terzo paesaggio”. La Sua presenza, o di amici del suo blog e del suo lavoro, sarebbe particolarmente gradita. UN onore.

    Firenze, 13 aprile ore 10.30, Facoltà di Sc. della Formazione, Via Laura 48.
    la mia mail è nadia.breda@unifi.it.
    c’è una pagina FB intitolata Antropologia dle terzo paesaggio, dove vedere altre info (e anche il Vs post!!!)

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