l’efficace nulla frullato, il pulsante finisci-tutto, la poligamia, grillo e altro…

di Livio Borriello

in italia i votanti stanno defluendo disinvoltamente da berlusconi a grillo, che per molti versi si rifà a no tav, no global e centri sociali… folgorazioni del nuovo “risvegliatore” di anime? nonchalance italica? appeal dell’antipolitica? niente di tutto questo.
la vera ragione è che ai votanti l’ultima cosa che interessa è ciò che pensa il candidato. il candidato non deve fare leggi, deve farli godere. l’italiano da voto vuole quello, ed è stato allevato alla luce eutrofica dei media per quello.
destra e sinistra, è una distinzione che da tempo non significa più niente. ma pure se significasse, non sarebbe significativa, ovvero decisiva. alle elezioni non vince chi ha le idee migliori, ma chi ha il candidato migliore, e con ciò si intende il più godibile, il più piacione, il più carismatico.
è quello che accade d’altronde in america da reagan in poi, obama incluso. in usa non hanno affatto vinto i democratici (figuriamoci, poi, con un 2% di differenza), ha vinto l’oratoria e l’eleganza di obama sommate alla leggiadra calidità e callidità della moglie.
in altri termini siamo entrati con 2 piedi nell’era mediatica con tempo zero di decodifica linguistica, e il pensiero, coi suoi tempi umanamente lunghi, non ha più corso.
data l’incontestabile premessa, chi vincerà in italia? berlusconi, più che altro, gli si è appesa la faccia e non ha chances. renzi andrà bene, idem grillo. bersani potrebbe vincere, ma per una svista, per errore, e durerà poco, o sopravviverà come imitazione un po’ patetica dei belli che lo avranno sorretto.

viva la fornero, abbasso i comici…
titolo un po’ provocatorio, volendo… in realtà sono anni che sostengo che la comicità e la satira sono attualmente la forma d’arte più viva e produttiva, in italia… in particolare corrado guzzanti, forse il miglior letterato di questi anni…
ma man mano che aumenta il loro peso sociale e politico, i comici devono acquisire anche più responsabilità, e non spararle gratuitamente, effettisticamente e insomma spettacolaristicamente…
per esempio crozza … straordinario, certo… ma che per mostrarsi innovativo, si scervella a inventarsi sfottò per il governo tecnico… chi l’ha inventata questa sciocchezza che il comico è sopra le parti… anche la comicità è pensiero e dunque militante, e dunque responsabile… bisogna avere il coraggio e la consapevolezza etica di affermare che berlusconi e i suoi non meritavano rispetto, per chiunque lavora invece seriamente, al di là degli errori, che sia il fruttivendolo o un ministro, questo rispetto è un diritto inviolabile… i tecnici ci hanno provato, ce ne siamo resi conto tutti all’inizio…ed è cmq anche troppo presto per valutare i loro risultati e i loro probabili errori. d’altronde non li abbiamo messi lì per sanare le contraddizioni del capitalismo, ma per risolvere un problema urgente e scomodo, una rogna. la fornero viene linciata perché dice che i giovani non devono essere choosy… fa benissimo, andassero a zappare, le terre sono tutte abbandonate… finitela con questa insopportabile retorica lagnosa sui giovani…
la verità è che il potere mediatico, comici compresi, è da tempo, con quello finanziario, il più forte. ma essendo in sé un sistema di controllo, è del tutto privo di autocontrollo. i media deformano potentemente la realtà e la nostra percezione della stessa in funzione del loro fine, che è spettacolaristico. crozza e il miliardario eccellente santoro non sacrificano certo nessuna stupidaggine se questa ha un ritorno mediatico, con l’alibi di una cronaca presuntamente neutra. la vera politica la fanno loro, ma non è una politica pensata, è una politica rappresentata e teatralizzata.
assecondano così tutti i cretinismi di sinistra possibili, tutti i luoghi comunissimi e populisticissimi, tutto l’eterno infantilismo politico degli italiani, da secoli trasmigranti con la più allegra sconsideratezza e con la più fulminea faccia tosta da mussolini all’antifascismo alla dc all’edonismo mediatico berlusconiano a bossi al cabarettismo grillino. l’importante è godere…

poligamia e governo
sostituendo il fallo, o a non voler lacanizzare troppo gli organi sessuali, la tv è diventata da tempo il principale organo di godimento degli umani. si fruisce peraltro sul divano, a cosce larghe, in estatico silenzio o mugolando scomposte interiezioni. a una mia ex piaceva farsi possedere in sua presenza. le piaceva, credo, la tessitura fra le sue urla e quelle dei quizzaroli in orgasmo per aver imbroccato la scatola milionaria.
gli abitanti della tv, non devono saper fare qualcosa, presentare, recitare, illustrare prodotti, fare politica o altro, devono copulare con noi mediaticamente, in questa forma cioè più igienica, più economica in termini di investimento psichico e più comunitaria di quella tradizionale.
perché ci siamo ridotti così?
la ragione principale potrebbe essere che non siamo stati capaci di adeguare la sessualità e l’istituto che la regola, il matrimonio, all’esponenziale evoluzione intellettuale e psichica di questi anni, anzi millenni.
il matrimonio è un’istituzione ormai inservibile, chi lo può negare? solo coloro che non si fanno problema di smentirlo coi loro comportamenti.
ma non troverete uomo politico, o letterato, o amico di moderne vedute che sia stato capace di superare l’arcaica confusione fra eros e possesso.
baudelaire scrisse 150 anni fa: l’amore nasce da un’inclinazione generosa, quella a prostituirsi, ma è presto corrotto da un sentimento volgare, quello del possesso. 150 anni dopo il più spericolato e rivoluzionario dei nostri politici, si gioca una bella fetta di elettori perché vuole sposare il suo uomo, cattolicamente, presumo, perché cattolico si dichiara, e comunque monogamicamente.
condividendo un amore, l’amore si dimezza? non è così, il vero amore si moltiplica, non si divide, dice la mia amica gabri. si immiserisce invece intorbidandolo col sentimento che gli è più antitetico, più incompatibile, quello dell’egoismo possessivo.
sono considerazioni elementari, ma tutti arriviamo a articolarle intellettualmente, nessuno a maturarle psicologicamente, percettivamente, immaginativamente.
ecco perché gli organi del godimento vanno a trovare la loro soddisfazione nel triste orgiasmo mediatico, ad assaporare gli spermatici cristalli liquidi, il variopinto gamete spettacolare che profonde e riversa su di noi generosamente la bocca eternamente spalancata del televisore…
ed ecco perché, per avere un governo migliore, il primo passo probabilmente sarebbe diventare poligamici…

l’efficace nulla frullato
la strana tesi, sostenuta da uno scimmione qualche milione di anni fa, alla lunga si è rivelata vincente… che per fottere il prossimo, per avere la meglio su tutti quei mostri superdotati che spadroneggiavano nei paraggi, leoni dinosauri(?) e compagnia, l’arma migliore era certa aria un po’ frullata dalle corde vocali, e anzi certa roba ancora più impalpabile e invisibile, che poi sarebbe stata chiamata l’idea, il concetto, che la giustapposizione dell’aria frullata avrebbe fatto scaturire dal nulla (qui il pazzoide ipotizzava una cosa ancora più strana, che il tutto fosse maggiore della somma delle parti, che mettendo insieme 3 radici di manioca ne veniva qualcosa tipo 4, o 100… insomma, quella moltiplicazione che avrebbe poi metaforizzato il gesù cristo in una famosa storiella che molti hanno preso alla lettera)…
dunque, della roba che non si vedeva, messa insieme a produrre cose che non esistevano, avrebbe fatto fuori il solito leone che si mangiava l’ultimo bambino fatto dalla bestia-tettona-capellineri (era un po’ la miss del gruppo, e a tutti dispiaceva) o la provvista di tapiri scuoiati ammonticchiati presso il campo…
strana tesi, ma appena meno strana di quello che poi avrebbe detto il prete… ma questa è un’altra storia, si dice…

il pulsante finisci-tutto
se in macchina c’era anche un pulsante finisci-tutto, ho pensato mentre tornavo da progress, un pulsante che con un minimo sforzo del dito mi svaporizza inavvertibilmente, e con la certezza che finisce davvero tutto il percepibile ( per me), senza il rischio di tragiche sopravvivenze di qui o di là, o di reincarnazioni a sorpresa o altro, ora lo schiaccerei. ho fatto anche la prova col pulsante delle 4 frecce.

Pubblicato da Arminio

Nato a Bisaccia è maestro elementare, poeta e fondatore della paesologia. Collabora con “il Manifesto”, e "il Fatto quotidiano". È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali: Altura, Composita, Cairano 7x, il festival paesologico ""La luna e i calanchi"". Da molti anni partecipa a innumerevoli manifestazioni sulle problematiche dei territori. Recentemente ha avviato scuole di paesologia (ne ha già svolto una decina in ogni parte d’Italia). In rete è animatore del blog Comunità provvisorie. E' sposato e ha due figli.

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