la strana gita

infine moriremo

e con noi se ne andranno le spine 

e il buio,

i coltelli e il minuto, l’anno

e l’attesa, il sonno,

il mangiare, l’andare e il venire.

da questa fine ogni giorno 

dovremmo parlare

e dovremmo tacere, ben fermi 

e ben lieti di sparire

e di esserci 

senza sapere chi siamo

e a che punto siamo

di questa strana gita

che chiamiamo vita.



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Pubblicato da Arminio

Nato a Bisaccia è maestro elementare, poeta e fondatore della paesologia. Collabora con “il Manifesto”, e "il Fatto quotidiano". È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali: Altura, Composita, Cairano 7x, il festival paesologico ""La luna e i calanchi"". Da molti anni partecipa a innumerevoli manifestazioni sulle problematiche dei territori. Recentemente ha avviato scuole di paesologia (ne ha già svolto una decina in ogni parte d’Italia). In rete è animatore del blog Comunità provvisorie. E' sposato e ha due figli.

2 pensieri riguardo “la strana gita

  1. in attesa di magici ritorni
    doveroso occuparsi della vita
    affrontare gli enigmi tutti i giorni
    senza dimenticar la dipartita

    e sapendo che non sarà finita
    nemmeno se sparissero i dintorni
    se non sentissi più la via d’uscita
    neanche se sfumassero i contorni

    e senza raccontare l’accaduto
    ce ne saremo finalmente andati
    uno alla volta tutti liberati

    e avremo finalmente provveduto
    alla conferma degli eterni stati
    se non saremo ancora ritornati

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