le porte chiuse

Il paese è stecchito.
In fondo alla strada
non compare la coda di una balena,
l’aria sbatte il freddo sulle case,
sui cappotti.
A terra c’è un filo di neve
caduto quando io non c’ero.
Vorrei vederti
in questo secolo nuovo
in cui la nuvola è importante
come il sorriso
ed è una banca ogni tana di formica.
Vieni qui
in queste mattine che non ama nessuno,
andiamo in giro come i cani,
guardiamo la terra come fanno loro,
guardiamo il cielo,
fermiamoci su uno scalino
baciamoci nella commozione
delle porte chiuse.



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Pubblicato da Arminio

Nato a Bisaccia è maestro elementare, poeta e fondatore della paesologia. Collabora con “il Manifesto”, e "il Fatto quotidiano". È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali: Altura, Composita, Cairano 7x, il festival paesologico ""La luna e i calanchi"". Da molti anni partecipa a innumerevoli manifestazioni sulle problematiche dei territori. Recentemente ha avviato scuole di paesologia (ne ha già svolto una decina in ogni parte d’Italia). In rete è animatore del blog Comunità provvisorie. E' sposato e ha due figli.

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