APPELLO AGLI AMICI DELLA RETE
Cari amici
Mancano cinquanta giorni alle elezioni. Nel tempo della Rete in cinquanta giorni si possono fare miracoli. E il tempo in cui siamo adesso sarà un pallido ricordo il giorno in cui andremo alle urne.
Adesso la situazione è questa: nella nostra lista ci sono due partiti, Sel e Rifondazione comunista che sono stati decisivi nella raccolta delle firme. Non si può pensare che questi partiti diano indicazione ai loro iscritti di votare per me o per altri candidati voluti dal comitato dei garanti. Questo è il mio caso. Non sono espressione di un partito e neppure di un’associazione, vorrei essere espressione di un movimento che vada oltre la cerchia dei miei lettori. Sono stato candidato dai garanti perché la mia figura è stata ritenuta molto rappresentativa dello spirito della lista Tispras. Ho accettato la candidatura dopo aver raccolto in rete moltissimi inviti a candidarmi.
Dunque nella raccolta dei voti io posso contare sulla Rete e sugli incontri che posso fare con chi vuole votarmi: spero di non essere invitato da persone che hanno già deciso per chi votare. Non so che farmene degli “in bocca al lupo” e delle pacche sulle spalle. Non sono il fiore all’occhiello di nessuno. Partecipo alla partita per essere eletto e sono molto fiducioso del risultato finale. So di godere della stima di tante persone, la stima è preziosa, ma occorre un salto, un lavoro collettivo.
La lista Tsipras è una grande occasione per riattivare l’azione politica, ha un orizzonte europeo e dal suo risultato dipende la possibilità di dare valore al nostro Sud.
Presto presenterò un programma con le mie parole. Il programma e la mia storia sono le mie uniche armi.
Credo a un risultato straordinario per la lista e per la mia candidatura. Negli ambienti dei partiti presenti nella lista mi pare ci sia più pessimismo. Direi quasi un pessimismo inconscio, che forse dipende dalle tante sconfitte subite.
Dobbiamo dare l’idea che la lista non è una cosa nostra. Noi siamo i terminali di un’esigenza popolare di avere un’altra Europa, un’altra sinistra, un’altra politica (perché dobbiamo lasciare a Grillo questa esclusiva?).
Voglio portare Tsipras e la mia candidatura nei forni, nelle macellerie, nei mercati, nei bar dei ragazzi e nei circoli degli anziani. Non posso che parlare fuori dalle mure delle appartenenze. E non mi metto a sindacare su quello che fanno gli altri. Non è il tempo del puntiglio e delle distinzioni sul tasso di purezza. Non sono il titolare di una carriera da difendere, ma il terminale di esigenze dei territori e di spinte ideali. Mi interessano i luoghi, non mi interessa entrare nelle dinamiche che hanno condannato la Sinistra a valere meno di un quinto di quello che vale un comico esagitato. Non voglio contrappormi a nessuno, è un vecchio gioco della vecchia politica, buono solo ad avvelenare il sangue e invece noi il sangue dobbiamo averlo dolce e fluido. La gioia e la luce del Mediterraneo mi guidano nei miei giri. Il mio partito è il Sud, i suoi bellissimi luoghi, i suoi luoghi feriti. Vorrei essere un sarto per cucire le tante luci che abbiamo e per farle brillare.
Per fare questo lavoro ho bisogno del vostro aiuto. So che la campagna elettorale non è ancora entrata nel vivo, ma è bene allargare la rete e poi fare il lavoro più stringente nelle ultime due settimane. I partiti almeno sotto le elezioni qualcosa ancora fanno, almeno sul piano organizzativo. Non capisco perché non dovremmo organizzarci anche noi.
Non è la cosa più importante, ma vi chiedo anche un sostegno economico, ovviamente lo chiedo a chi se lo può permettere: europapaesologica.wordpress.com
Io ci posso rimettere la salute in questa avventura, ma non i soldi che non ho.
un abbraccio a tutti
FRANCO ARMINIO, BISACCIA, 5 APRILE 2014