democrazia percettiva

non è un partito il nostro traguardo, ma se lo fosse sarebbe il partito dei percettivi.

per ora mi piace parlare di democrazia percettiva. non so bene cosa possa significare. 

quello che mi è sembrato di capire che le persone oggi stavano bene. avevano un ancoraggio, ma c’era anche un bel senso di libertà.

rispetto ai tanti incontri organizzati in questi anni mi pare che questo sia stato quello in cui si sentiva un senso di stare ben appoggiati. non so se deriva dal fatto che ho appena partecipato a elle elezioni è ho preso un grandissimo numero di voti.

comunque oggi a bisaccia non abbiamo parlato di voti e non abbiamo parlato di future elezioni. 

chi è venuto stava a suo agio. chi ha parlato ha detto parole necessarie, lievi, cordiali.

noi vogliamo fare qualcosa di politico, ma vogliamo farlo intrecciando la vita intima e quella pubblica, creando uno spazio in cui si lotta e ci si allieta. 

vogliamo raccontare la nostra vita e ascoltare i racconti degli altri. vogliamo essere attenti.

tra un incontro e l’altro useremo questo blog per far girare pensieri che partono dai nostri corpi, dai nostri luoghi.

non saremo prolissi. non saremo fumosi.

mi fermo qui, per ora.

franco arminio

Pubblicato da Arminio

Nato a Bisaccia è maestro elementare, poeta e fondatore della paesologia. Collabora con “il Manifesto”, e "il Fatto quotidiano". È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali: Altura, Composita, Cairano 7x, il festival paesologico ""La luna e i calanchi"". Da molti anni partecipa a innumerevoli manifestazioni sulle problematiche dei territori. Recentemente ha avviato scuole di paesologia (ne ha già svolto una decina in ogni parte d’Italia). In rete è animatore del blog Comunità provvisorie. E' sposato e ha due figli.

Una opinione su "democrazia percettiva"

  1. Esserci.
    Con la propria carne ed il proprio fiato.
    Impastare idee e cose nella necessità del fare.
    Essere attenti all’altro da sé.
    Procedere senza la fretta “che l’onestade ad ogn’atto dismaga”.
    Andare lenti per curare lo sguardo.

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