che cos’è la paesologia

1.

La paesologia è un modo di usare la paura. Siamo animali spaventati. Se non lo siamo significa che abbiamo cristallizzato qualcosa, significa che abbiamo mineralizzato una parte della nostra anima e del nostro corpo. Il sangue che scorre è spavento, il cuore che batte è un urlo.

2.

La paesologia nasce quando i paesi stanno finendo. In questo finire apparente si aprono fessure che danno emozione.

3.

La paesologia non misura niente, è uno sbandamento percettivo. Dallo sguardo sul proprio corpo allo sguardo sul corpo del paese e del paesaggio. Disciplina lievemente immatura, sempre un poco acquatica, mai ferma, mai definita nei suoi contorni.

4.

La paesologia ha capito che i luoghi sono importanti. Bisogna guardare quello che ci facciamo coi luoghi, bisogna saperci fare coi luoghi. Non può essere solo una faccenda di urbanisti o di sociologi.

5.

La paesologia ha molto a che vedere con la morte, anche se non la vede.

6.

La paesologia non ha opinioni e quando le ha non è il caso di farci caso.

7.

La paesologia crede a Dio, alla morte, alla poesia più che all’attualità.

8.

La paesologia immagina che due sono le cose primarie: il proprio corpo e il mondo esterno, tutto il mondo esterno, dalle foglie alle macchine parcheggiate.

9.

La paesologia sospetta che il tessuto del mondo non è l’amore e non è neppure l’odio. Non c’è un tessuto del mondo da scoprire, non c’è un buco da cui vedere il cielo. Il buco se mai bisogna farlo per terra, verso le tane delle formiche, le radici degli alberi.

10.

La paesologia è madre, adolescenza, vento, ansia, neve, tremore, timidezza, egoismo umile, delirio innocente, leggerezza, incertezza, preoccupazione, ironia, cuore, malattia e altre parole singole. Non c’è mai discorso, pensiero, romanzo, sempre e soltanto frammenti, frammenti di fervore e di accidia, di letizia e disperazione. Non è una scienza, ma un vento che viene da sotto.

 

 

 

 

Pubblicato da Arminio

Nato a Bisaccia è maestro elementare, poeta e fondatore della paesologia. Collabora con “il Manifesto”, e "il Fatto quotidiano". È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali: Altura, Composita, Cairano 7x, il festival paesologico ""La luna e i calanchi"". Da molti anni partecipa a innumerevoli manifestazioni sulle problematiche dei territori. Recentemente ha avviato scuole di paesologia (ne ha già svolto una decina in ogni parte d’Italia). In rete è animatore del blog Comunità provvisorie. E' sposato e ha due figli.

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