TESTAMENTO AMOROSO

Adesso non ho nulla da chiederti per il tempo della vita. Ti chiedo qualcosa per il tempo della morte. Vorrei essere bruciato e vorrei che tu tenessi una parte delle mie ceneri. Mi calma e mi rende tristemente lieto affidare a te una parte del mio corpo. Nelle ceneri non si distingue quello che era un occhio, una gamba, una mano. Sento che tu puoi farla questa distinzione, puoi vedere anche nella cenere i miei occhi, le mie mani. Tu puoi passare in un paese e salutarlo al posto mio, sederti su una panchina, dare qualcosa ai cani, guardare il cielo che promette pioggia, entrare in un bar a bere una camomilla. Non ti posso e non ti voglio chiedere più niente per come sono adesso. Non mi interessa che tu metta i tuoi pensieri ancora dietro di me. Mi interessa affidare a te il mio silenzio, la mia assenza. So che ne farai buon uso. So anche che fino a quando sarai viva penserai all’amore che ti è mancato, al male che ti ho fatto. Io vivo i miei giorni sperando di riuscire a sentire il tuo dolore da lontano, visto che non sono riuscito a sentirlo da vicino. Vivo questi miei giorni cercando di sentire qualcosa, il problema non è più avere abbracci, soddisfazioni. Non c’è più nessuna battaglia da vincere, nessun nemico da combattere. Ho fatto tutto quello che ho potuto con la vita che non ho vissuto. Se fossi veramente arrivato al mondo, se davvero una volta fossi riuscito a baciarti, se almeno una volta avessi creduto nella tua mano stretta alla mia, adesso sarei vivo. E invece sono un fantasma. Tu invece sei ancora pietra, erba, luce. L’universo in te ha sistemato quasi tutte le sue cose, bufere e silenzi, buio e calore. Di me resteranno parole a cui possono avvicinarsi solo altri fantasmi. Tu continuerai a vivere quando un uccello si staccherà dal ramo, quando la mucca metterà il muso nell’erba, quando la rondine fabbricherà il suo nido. Non so come, non so dove, ma tu continuerai a esserci anche quando l’universo sarà finito. Io non ci sono mai stato. La mia vita si è composta solo sulla pagina. La realtà non è mai riuscita veramente a impigliarmi in essa. Ero sempre fuori misura, troppo impaziente, poco attento, troppo egoista. Il tempo che mi resta da vivere voglio passarlo senza nessuna ambizione. Non ho mete da raggiungere, non nulla da difendere. Mi piace l’idea che ci sei e che c’è la poesia. Quello che abbiamo fatto non è servito a noi e non servirà a nessuno. Abbiamo provato a passare intensamente il nostro tempo utilizzando la finzione che il tempo sia nostro. Apparteniamo al tempo come un lampo appartiene al cielo.

Franco Arminio – Foto: opera di Alex Senna

Pubblicato da david ardito

web designer - https://www.damedia.it/

Una opinione su "TESTAMENTO AMOROSO"

  1. Ciao Franco, come vanno le tante tue attività? Ti ricordi, ci siamo conosciuti prima del tuo intervento nella Chiesa di San Barnaba – Sagrestia – Festivaletteratura 2017. Eravamo in fila, in attesa di entrare ma io non avevo purtroppo i biglietti e tu mi hai suggerito di mettermi in fila che comunque ce l’avrei fatta ad entrare, ero venuto dalle Marche con la mia compagna, desiderosi di conoscerti e ascoltarti, finalmente. È stato un vero piacere, e mi ha dato altra motivazione per seguirti come posso, di tempo non ne ho molto purtroppo, ti dicevo che organizzo eventi culturali e sono attore in voce… Ti saluto inviandoti un piccollo dono per ringraziarti, sperando ti sia gradito, era da molto che lo volevo fartelo ma non mi sentivo pronto, Spero di rivederti, buon tutto!… https://youtu.be/i_QclF1viUw

Rispondi

Scopri di più da Casa della Paesologia

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading