Autodichiarazione

On line, 28 marzo

Io parlo di vecchi, di morti,
di paesi abbandonati,
tremo di paura da quando sono nato
e il tremore non si può addomesticare.
Andrò via
senza padroni, senza soci
di furbizia.
Sono qui con i fili tutti scoperti,
scrivo e vivo in bella vista,
appartengo a piccole vicende,
al vento e alla neve del mio paese.
Da qui fino alla morte
starò in ginocchio
a cantare il mistero di essere un pugno
di paura e di carne.
Sono e sarò sempre fratello
degli inquieti, degli incerti.
Non mi salverà nessuno
e non salverò nessuno,
ma è bello essere liberi e appassionati,
aperti al soffio di ogni cosa:
in fondo in fondo quella che diciamo anima
non è nient’altro che una rosa

Franco Arminio

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