Il virus e la stanchezza

Ogni corpo è un pericolo,
il punto più pericoloso è la bocca.
Le foglie sono uscite dai rami
e camminano al posto nostro
mentre noi restiamo
sui rami.
Il mondo parlo molto e non dice niente,
ogni preghiera è ammutolita,
ora qui c’è meno sangue che sulla luna.
Io vorrei stare vicino alla tua bocca.
Nessuno si abbraccia, le mani sono amputate,
le nostre dita le conosciamo solo noi.
Nessun coraggio si degna di fiorire,
nessuno è vicino da poter sentire
il cuore di un altro,
a un metro nemmeno il suo odore
puoi sentire.
Chi comanda è contento
di questa spartizione,
di questa stanchezza che non consente
nessuna rivolta.
Siamo stanchi di noi e degli altri.
Non è possibile,
per ora, capire il resto.

Franco Arminio

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