Un’altra storia

entroterra #18 – Marco Boschini (*)

Cosa si sa, dei borghi, veramente? Dei piccoli paesi delle aree interne? Delle case sparse per l’Appennino, dei frammenti di vita quotidiana visti dal centro?

Non è la lotta tra tutto e niente, tra caos e silenzio. Non è l’isolamento o la vita mondana. Il disagio contro le opportunità. Non è nemmeno la mancanza dei servizi e il suo contrario. C’è, tutto questo, più o meno presente e forte.

Ma c’è dell’altro, io penso. Ciò che ho visto e credo, nei piccoli comuni alla periferia dell’impero, è che lì si nasconda il senso di un’altra storia, che è ancora al principio. Una storia fatta di persone e fatta di tempo. Tutt’altro che semplice o già scritta. Ma che germoglia e freme ogni volta che torna un ragazzo, ogni volta che nasce un bimbo, ogni volta che un sindaco rammenda una strada o lotta per riaprire la scuola.

Un giorno ho sentito un primo cittadino dichiarare che era il sindaco di ottanta anime e un milione di alberi. Eccolo, il senso di questa storia.

(*) Coordinatore nazionale dell’Associazione Comuni Virtuosi, Direttore artistico del Festival della Lentezza

Entroterra è una rubrica-laboratorio che vuole restituire la ricchezza dei saperi e delle visioni sul tema delle aree interne raccolti in questi 20 anni di paesologia, moltiplicandoli in nuove riflessioni e sperimentazioni. 

Leggi la prima raccolta di Entroterra. Voci e visioni dell’Italia interna

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