che ci faccio in questo mondo di eccitanti

un pezzo di livio borriello

il mondo di oggi è andato a finire tutto in questa sua colossale simulazione che è il sistema nervoso, questa strana poltiglia ramificata, e interconnessa attraverso tubature invisibili d’aria, intorno a cui si sono avvolte le carni animali e in particolare umane. il mondo ormai sta tutto là, di quello che era il mondo si hanno solo vaghi residui d’onda,

segnali indebolitissimi, anzi per quanto ne sappiamo manco esiste, perché ne possiamo ricavare dati solo a partire da questo suo sistema simulato, perché possiamo parlarne solo in una lingua e finché possediamo e ci funziona questo strumento, questa protesi ontologica – che le pietre considerarono superfluo – questo aggeggio e meccanismo molle che è il sistema nervoso.

tuttavia perché il pigmeo offre il grasso allo “spirito”? perché a roma impiegarono secoli a costruire un’astronave immensa, poggiata su piazza s. pietro, che non parte per nessuna destinazione (piuttosto che propagandarsi con più efficaci opere utili…)? perché alcuni malati (intendo filosofi ecc.) perseguono spesso con tanto accanimento “la verità”? perché talvolta può sembrare che siamo davvero buoni? perché nei laghi ci sono gli stessi pesci dei mari? perché un lampione è un lampione? perché un sistema nervoso è un sistema nervoso?
ho fatto solo degli esempi, io insomma penso che alle rappresentazioni sia sottesa una realtà, che le cose debbano avere un fondamento, che non dobbiamo contentarci di giocare il gioco, di stare al gioco.
io penso ad esempio che a 1 euro deve corrispondere 1 patata, che i segni – le parole, il denaro, i ruoli sociali, i piaceri, le emozioni – debbano veicolare per comodità dei fatti, come un’auto i passeggeri, che tutto si regga e pesi e sia in equilibrio solido sul mondo se ha un controvalore.
e che ci faccio allora in questo mondo totalmente, smisuratamente, irrimediabilmente e tragicamente degradatosi e stintosi nei propri segni e simulacri, in questo mondo tutto come si dice virtuale, fasullo, simulato, “aumentato”, adulterato, sofisticato, plastificato, anche rincoglionito direi, in cui tutti si perdono entusiasticamente negli asset management head strategy, nei reality tv, nei facebook, nei bitcoin (!! la moneta virtuale che sostituisce la finanza virtuale che sostituisce il corrispettivo virtuale della patata e della pecora e dunque della carne che se ne nutre…!!), nei suv, negli happy hour… tutto lontanissimo da ciò a cui credo, la parola trasparente, la terra, la carne, l’etica e la bontà, l’impensato, dio, la morte, la giustizia, lo stupore…
la prevalenza del sistema nervoso, ha sostituito le cose direttamente con gli eccitanti, l’azione, l’accadere si è spostato direttamente nelle dinamiche del sistema nervoso, tutto è un gioco, un movimento di neurotrasmettitori nel caso più onesto agiti da droghe, in quello comune da dopanti psichici, dal potere e il successo, da una specie di culto del di/vertimento vuoto fine a se stesso e dal suo rimando vicendevole, dal buon sapore di una volta del saccoccio findus o nonsoche che prepara la finta nonnetta (che corrompe più gravemente e sostanzialmente i bambini di qualsivoglia pedofilo violentatore di neonati nella culla), dai campioni della sinistra che si trovano la giustificazione ideologica per intascarsi 3 milioni all’anno, dai letterati che scrivono per eseguire il romanzetto il libretto la poesietta più destramente del collega e andare meglio nel culo spirituale del collega…

io non c’ho soldi, c’ho 10 lettori nel mio blog, non mi innamoro più, sono ateo, e effettivamente non si capisce proprio, oltre al ruolo di carne mobile deambulante, che ci faccio nel mondo…

www.livioborriello.it

Pubblicato da Arminio

Nato a Bisaccia è maestro elementare, poeta e fondatore della paesologia. Collabora con “il Manifesto”, e "il Fatto quotidiano". È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali: Altura, Composita, Cairano 7x, il festival paesologico ""La luna e i calanchi"". Da molti anni partecipa a innumerevoli manifestazioni sulle problematiche dei territori. Recentemente ha avviato scuole di paesologia (ne ha già svolto una decina in ogni parte d’Italia). In rete è animatore del blog Comunità provvisorie. E' sposato e ha due figli.

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