Resto qui con te,
mi fido di questo rimanere
sull’orlo silenzioso del tuo viso.
Il resto è terra nuda,
nuvole nere dentro le case sfondate.
Io e te abitiamo un filo di luce,
e abbiamo due figli e tre balconi.
Se il mondo
ancora non mi ha preso nei suoi inganni,
lo devo a te, all’amore
con cui guardi il gatto.
armin
Pubblicato da Arminio
Nato a Bisaccia è maestro elementare, poeta e fondatore della paesologia. Collabora con “il Manifesto”, e "il Fatto quotidiano". È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali: Altura, Composita, Cairano 7x, il festival paesologico ""La luna e i calanchi"". Da molti anni partecipa a innumerevoli manifestazioni sulle problematiche dei territori. Recentemente ha avviato scuole di paesologia (ne ha già svolto una decina in ogni parte d’Italia). In rete è animatore del blog Comunità provvisorie. E' sposato e ha due figli.
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bella armin, bella!
Antonietta, che bel regalo! (che sei, che siete)
Una scrittura nitida, è certo una poesia d’amore, inequivocabile.
ps. ho reso più accogliente la camera per gli ospiti, quando venite a trovarmi?
bella. un regalo anche per chi è solo un lettore.poi avere un uomo che è capace di un amore così tenero è una vera benedizione.
Lascio anche io qualche verso per chi come me,invece, ha un marito che non sa donarsi
Resto qui con te
nel silenzio che si squama
in penombre
nel sole che non ride più
ai fiori che per te ho coltivato
Resto qui con te
setacciando i fili ingarbugliati
delle ore
sostando sui balconi
delle attese
a dare acqua all’ultima pianta
che mi è ancora cara