sul rimanere

Resto qui con te,

mi fido di questo rimanere

sull’orlo silenzioso del tuo viso.

Il resto è terra nuda,

nuvole nere dentro le case sfondate.

Io e te abitiamo un filo di luce,

e abbiamo due figli e tre balconi.

Se il mondo

ancora non mi ha preso nei suoi inganni,

lo devo a te, all’amore

con cui guardi il gatto.

 

armin

Pubblicato da Arminio

Nato a Bisaccia è maestro elementare, poeta e fondatore della paesologia. Collabora con “il Manifesto”, e "il Fatto quotidiano". È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali: Altura, Composita, Cairano 7x, il festival paesologico ""La luna e i calanchi"". Da molti anni partecipa a innumerevoli manifestazioni sulle problematiche dei territori. Recentemente ha avviato scuole di paesologia (ne ha già svolto una decina in ogni parte d’Italia). In rete è animatore del blog Comunità provvisorie. E' sposato e ha due figli.

3 pensieri riguardo “sul rimanere

  1. Antonietta, che bel regalo! (che sei, che siete)
    Una scrittura nitida, è certo una poesia d’amore, inequivocabile.

    ps. ho reso più accogliente la camera per gli ospiti, quando venite a trovarmi?

  2. bella. un regalo anche per chi è solo un lettore.poi avere un uomo che è capace di un amore così tenero è una vera benedizione.
    Lascio anche io qualche verso per chi come me,invece, ha un marito che non sa donarsi

    Resto qui con te
    nel silenzio che si squama
    in penombre
    nel sole che non ride più
    ai fiori che per te ho coltivato

    Resto qui con te
    setacciando i fili ingarbugliati
    delle ore
    sostando sui balconi
    delle attese
    a dare acqua all’ultima pianta
    che mi è ancora cara

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