E’ il tempo.. maledetto tempo, in nostro tempo !!
O lavori in regione o al comune o provi ad essere imprenditore di te stesso, pagamenti e scadenze difficilmente vengono rispettati.
Ricordo mio nonno, che ha fatto grandi battaglie sindacali nella Avellino degli anni 50; era un autoferrotranviere, mi diceva : << devi fare un lavoro tutto tuo, mai sotto al padrone, inventati qualcosa…perchè lì puoi avere la certezza de ” quest’ è a pezza e qua’ u sapone” >>.
Lui poi dopo aver contribuito al miglioramento delle condizioni di lavoro, e del minimo salariale, lasciò quell’impiego . Avviò con sudore e sacrifico una salumeria, che diventò punto di riferimento ad Avellino. Poi quando i nipoti non hanno voluto sapere nulla di quel lavoro e quando lo Stato è diventato socio di maggioranza con oltre il 55% di tasse, gabelle e salassi vari, lui chiuse tutto.
Erano gli inizi degli anni novanta del secolo scorso. Mia nonna era la vera anima di quel luogo , che andava oltre una attività commerciale, per essere scambio di idee, di inciuci, di passione politica e di scontro politico , tra i demitiani che lì andavano a far la spesa e gli amici comunisti di mio nonno che sbraitavano soltanto (almeno è quello che i ricordi di bambino hanno conservato nella mia mente).
Mia nonna morì dopo pochi mesi. Mia nonno ha resistito ancora per un pò, senza potermi vedere laureato, per mia insipienza probabilmente.
Oggi, a me invece, resta un lavoro dove produco e lavo tante ‘pezze” ma “u’ sapone” ce n’è e ce n’è stato sempre poco, con ripercussioni sulla qualità degli affetti e delle emozioni: ecco è questo che odio della nostra contemporaneità, questo sgretolamento delle condivisioni , delle visioni e dei sogni.
Forse credo di essermi ammalato di questo , perdere l’energia di una motivazione, la spinta di una soddisfazione economica, l’allegria di un gruppo di persone che credono in quello che fanno.
In bocca al lupo , qualsiasi sia il tuo sentiero, la traccia impervia o panoramica che troverai: cara F. , che non ci siamo mai parlati – come si dice – osservandoci in volto.
(luca battista)
Contro la tendenza di questi ultimi tempi, il tecnico Battista lascia spazio al battista politico. Complimenti.
io direi al battista ….uomo… a luca…….quello che ho sempre apprezzato in questo spazio virtuale e conosciuto con affetto nei nostri incontri comunitari.Non perdiamoci di vista ….perchè noi siamo un particolare del genere umano che….. si alimenta con parole e fatti in comunità e ha imparato a vivere anche in solitudine e in silenzio…..
mauro
Amare ma purtroppo vere verissime considerazioni sul nostro tempo…si tiranno sempre più di emozioni, di condivisioni e di realizzazioni di sogni;tuo nonno aveva ragione eccome ma bisogna continuare a lottare e soprattutto a credere in quello che si fa e a non smettere mai di alimentare i propri sogni.
ecco scoperchiata l’anima di luca battista, mente sofisticata e uomo tra i più buoni che io abbia mai conosciuto
troppo ! per me ! la bontà è una categoria insondabile e forse mai verificabile nemmeno alla prova più dura dei fatti !
L’impegno civico , per quanto possibile assume in me l’istanza politica supportata dalla conoscenza tecnica e quanto meno ondivaga possibile, rispetto alle sensazioni.
Sulla politica in senso lato mi piace riportare una sintesi fatta durante le riflessioni che si scambiano in quel gruppo- forse ancora ristretto – che è Amici della Terra in Irpinia. Si discuteva sulla mancanza della cultura amministrativa. Siamo ancora drogati di politica clientelare e di occupazione di potere. Per questo che . forse spesso passo per il tecnico di turno, ma ancora mi piace tenere la barra dritta sulla cultura e sui modelli europeisti.
Del resto si sta ormai superando la linea di confine che demarca, ciò che la politica di questo territorio esprime, e quello che andrebbe fatto.
La collettività intera lo ha già percepito ma dal canto suo non è in grado ancora di sostituire l’obsoleto. La politica a livello nazionale per rilegittimarsi, in un secondo tempo, è ricorsa alla formula dei tecnici. Ma sarà ancora credibile dopo, quando richiederà un consenso elettorale? Con quali uomini dotati di quali qualità? Gli stessi che hanno avuto paura di determinare cambiamenti di modelli e scelte per paura di essere impopolari, gli stessi che hanno agito per incapacità o per rubare indisturbati? E non mi venisse ancora, il De Mita di turno, a fare la lezione su cos’è la politica diversamente dall’amministrare. Se così fosse non ci sarebbe voluto un governo tecnico. Sul livello locale la classe politica è infima sono le quarte file a governare, capi popolo con assenza di cultura. Dubito che sia colpa della legge elettorale, se i giochi saranno ancora in mano ai partiti delle quarte file potremo solo sperare nelle quinte.
per me il che fare è abbastanza chiaro mi sono formato culturalmente nello spirito europeista, e credo che la demarcazione del fare politica oggi parta proprio dal rilancio della utopia dell’Europa della solidarietà e del sostegno reciproco.
Lo Sviluppo Sostenibile ha avuto una grande spinta teorica e pratica , in tutti i paesi del nord europa. Wuppertal Institute un esempio tra i tanti, ed è per questo che per quanto possibile ho deciso di legare il mio fare ad un simbolo di una grande rete ambientalista mondiale.
Il limite che io vedo e che non riesco a smembrare è la mancanza di incisività e presenza ad aggregare sul territorio, tutte le intelligenze e quel sociale, che ha piena coscienza di ciò che sarebbe auspicabile e necessario fare. Creare un vero ricambio rompendo i feudi e le logiche dei poteri comprati dalle tessere, molte volte false. Trascendendo dalle ideologie, o meglio lavorando per la costruzione lenta ma inesorabile di un nuovo modello di socialità
Ma perchè la società civile è in grado di vedere, individuare e proporre, quello che chi ci amministra non sa e non fa, attraverso il web e non dovrebbe avere l’opportunitá di farlo nell’amministrare? Tra la gente c’è passione civica e etica da vendere nonchè capacità tecniche. Manca un progetto organizzativo.
ORA, altrimenti quando?
luca
lo dico a te e pure agli altri:
questo blog esiste se ci sono scritture esposte….
qui non si parla di ecologia, di poesia, di politica etc…
qui si parla di persone che raccontano il loro attraversare e il loro essere
attraversati da queste cose…..
è questa la nostra cifra
e il tuo testo è interessante per questo