da oggi comincio a scrivere qui una sorta di diario. un mio filo che si può intrecciare con altri fili. scriverò una o più volte al giorno, spero di riuscire a farlo quasi tutti i giorni.
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14 DICEMBRE
I critici comunisti non amavano Scotellaro.
Il sospetto che i comunisti hanno fatto molti danni al nostro Sud con la loro foga delle industrie e del lavoro.
La maestra in pensione che stamattina ha portato il panettone a scuola.
Il caldo malato del termosifone ad aria stamattina. La voglia di uscire subito di casa per scappare da quel caldo malato.
Il problema della temperatura notturna e del dormire a stomaco pieno.
Queste scarpe che mi vanno leggermente larghe e mi fanno sentire la lesione al menisco.
La faccia che avevo allo spettacolo che abbiamo fatto a Milano, l’ho vista ieri sera in un video che mi ha hatto la mia amica Francesca Catarci. Faccia triste, un poco gonfia. Il fatto che la mia faccia mi piace raramente: ci deve essere una certa lunghezza dei capelli e della barba. La mia bellezza è fatta di squarci provvisori.
Lo squarcio di fervore che danno certi incontri. Un senso di sguardo che si allunga.
Un servizio televisivo quache sera fa che irrideva il Presidente della Repubblica. A me non piace per niente queto Presidente, ma in quel servizio ci ho visto qualcosa di macabro.
La sera del sette dicembre nel centro di Milano. Non riesco a dire cosa ho provato. Provo a dire: consumismo arrogante, nessun lirisimo. Le strade piene di consumatori: pornografia di massa.
Grazie Franco
buon “diario”
Ester
grazie c’è un buon articolo su Avvenire………..non conoscevo Scotellaro
un nuovo personaggio?
La paesologia è un dare voce e visione al particolare, anche quando questo è involontario…dario invernale.