PRIMA PREGHIERA
Guarda,
la nostra patria è fuori di noi.
Stai all’aria aperta
almeno due ore al giorno.
Porta il tuo paese in testa
come si porta l’immagine dell’amata.
Vai nella piazza tua o di un paese vicino,
vai nella piazza degli altri,
non ti mancherà una bella vista.
Ascolta gli anziani,
lascia che parlino della loro vita.
Fatti delle piccole preghiere personali e usale.
Esprimi almeno una volta al giorno
ammirazione per qualcuno.
Dai attenzione a chi cade.
Ascolta con clemenza.
Guarda con ammirazione le volpi, le poiane,
il vento, il grano.
Leggi poesie ad alta voce.
Fai cantare chi ama cantare.
Prova a sentire il mondo
con gli occhi di una mosca,
con le zampe di un cane.
SECONDA PREGHIERA
Pensa che si muore e che prima di morire
tutti hanno diritto a un attimo di bene.
Pensa che essere vivi
è una sintesi di tutti i morti.
Siamo l’eredità di uno che ha pianto
di uno che ha alzato un braccio
di uno che ha sorriso.
In una stretta di mano
si rifanno vive tante
vite dimenticate.
Sii felice per ogni attimo che la vita ti affida
per ogni attimo in cui non ci sarai.
TERZA PREGHIERA
Fai una vacanza
intorno a un filo d’erba,
dove non c’è il troppo di ogni cosa,
dove il poco ancora ti festeggia
con il pane e la luce,
con la muta lussuria di una rosa.
Sorridi di questa umanità
che si aggroviglia su se stessa,
cedi la strada agli alberi.
Sono molto belle queste preghiere danno un senso alla ricerca dell’intimità umana. Il Natale deve anche essere un momento di riflessione, per chi crede, e le ho trovate essenziali e piene di luce. Siamo tutti smarriti alla ricerca delle ragioni che possano confermarci i nostri valori che si appannano.
Grazie fanno bene al mio cuore.