una poesia nuova

questa poesia fatta oggi la dedico a chi sta comprando CEDI LA STRADA AGLI ALBERI….

Forse ho capito
perché ho sempre i nervi rotti.
Lo so in questo giorno di febbraio,
il mese in cui sono nato.
Anche se vado sempre in giro
sono qui saldato:
neve, casa, cimitero, paese, madre
poesia, ansia, cuore.
Non c’è niente e nessuno
che mi può salvare,
ma ora so a chi dedicare
ogni mia giornata: ora sono un militare
di un esercito che non esiste,
l’esercito dell’Appennino.
Prendo ordini dalle pecore, dalle vacche
dai rami degli alberi.
Penso ai vecchi,
ai vicoli dove non è rimasto nessuno,
penso che anche il mio cuore
è un vicolo
e io sono il lampione che rimasto,
quello che illumina
solo quando è guasto.

Pubblicato da Arminio

Nato a Bisaccia è maestro elementare, poeta e fondatore della paesologia. Collabora con “il Manifesto”, e "il Fatto quotidiano". È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali: Altura, Composita, Cairano 7x, il festival paesologico ""La luna e i calanchi"". Da molti anni partecipa a innumerevoli manifestazioni sulle problematiche dei territori. Recentemente ha avviato scuole di paesologia (ne ha già svolto una decina in ogni parte d’Italia). In rete è animatore del blog Comunità provvisorie. E' sposato e ha due figli.

4 pensieri riguardo “una poesia nuova

  1. ..se non ho interpretato male, questo è il senso di appartenenza, che si fa più vivo laddove la propria “casa” viene ferita, corrotta, degradata..

Rispondi