la nostra bellezza

appena partiti gli amici del nord est, mi metto in viaggio pure io. la meta di oggi è padula, dove presento terracarne. l’incontro di aquilonia è stato molto intenso. la strada degli incontri nei luoghi, con ospiti che guardano assieme a noi il paesaggio e poi magari ci raccontano il loro mondo

è la strada delle comunità provvisorie,

è il nostro antifestival permanente….

se vogliamo ragionare assieme sulla formazione dell’aps una prima data utile è domenica. ci possiamo rivedere ad aquilonia e poi sbarcare da rocco ad andrettta

una seconda data utile è il 12 novembre ad avellino, di mattina, magari da luca battista.

fatemi sapere.

p.s.

abitiamo posti molto belli. l’aps serve a costruire azioni per tutelare e far conoscere questa bellezza

12 pensieri riguardo “la nostra bellezza

  1. Amici, ero e sono a disposizione- basterà uno squillo a tanti di noi e saremo tantissimi!-;
    è ora per l’Aps, è ora che nei nostri cuori spalancati entrino gli occhi dei nostri visi!; un abbraccio fraterno, Gaetano.

  2. Padula la vedi tonda dal basso della certosa: è una visione di tetti che abbracciano la collina.Nel silenzio dei chiostri ordinati e delle sue spirali di pietra scale, Padula veglia il Sud. Rosi del Cristo non a caso ci ha girato “C’era una volta” .
    Con questi auspici che ti faccio, da aruspice/brigante, sarà dunque una buona paesologia Arminio.

  3. Terracarne è già nello zaino, mi allontano dall’altopiano per qualche giorno. Domenica non ci sono.
    auguro anch’io ad arminio una buona presentazione…

  4. “Le comunità provvisorie non vanno al mercato delle idee e delle opinioni e si abbigliano delle vesti più consone al contingente. Si preferisce l’inattualità, si preferisce il margine non battuto, il luogo non illuminato. Si abitano gli spigoli più che il centro, si sta nei territori che fanno resistenza all’omologazione produttivistica, nei paesaggi che segnalano il ritiro dell’umano piuttosto che il suo trionfo. La comunità che ci viene da un muro, da una busta che oscilla al vento, da una macchina parcheggiata, da un cane a cui diamo un pezzo del nostro panino, dal vecchio che ci guarda sulla panchina vicina alla nostra. Quello che propongo è semplicemente l’idea di congedarci dalla comunità fatta di umani, cioè di un insieme di io, ma di considerare una nuova alleanza tra noi e le cose che produciamo e la natura che ci accoglie. Bisogna prendere atto dell’inutilità di sé non in un’ottica nichilista e distruttiva, ma al contrario, considerando questo l’unico modo possibile per stare nel mondo, in tutto il mondo, nei suoi atomi, nelle sue parti.
    La soggettività è il risultato di un processo di produzione che serve a controllare l’uomo, a tenerlo a bada, a dargli, dosando bene, paura e diffidenza verso l’esterno, che non è l’altro uomo, ma l’altro in generale”…….
    ripeto le parole scritte da franco non per piaggeria o pigrizia ma perchè non saprei dire meglio e con uguale chierezza lo spirito,la sotanza e la pratica della nostra passata e futura esperienza comunitaria.Ho grande rispetto per le formalizzazioni giuridiche delle resposabilità individuali e comunitarie ma molto più ho fiducia nei rapporti umani chiari e generosi che si possono praticare tra di noi al di là delle sensibilità,opinioni e idee.Pertanto io sono d’accordo a prescindere sulle decisioni che liberamente verranno prese a patto di ricordarvi che comunque per nessun motivo rinuncerò alla mia libertà e modalità d’espressione.
    con fraterna amicizia e condivisone
    mauro

  5. ciao a tutti , purtroppo ultimamente mi è difficile spostarmi con l’auto . sarebbe il caso di fissare un appuntamento anche nella provincia di napoli o di caserta. per favorire anche l’adesione di persone che non possono spostarsi con facilità . a presto .

  6. fatemi sapere – orario e partecipanti, va bene incontrarci nella sede di Adt, a via colombo 68, in prossimità della scuola elementare.

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