Un cadavere .

metto qui una “poesia” scritta di getto. è frutto di indignazione per gli  scempi  che  la mia terra subisce giorno per giorno.

La terra in cui sono nato

era un tavolo ben apparecchiato

non mancavano mai i viveri necessari

c’era frutta per ogni stagione

intorno al tavolo ci si radunava

per un rito conviviale che da secoli

scandiva i giorni, le notti

Oggi intorno ad esso

già da qualche decennio

siedono sciacalli

che hanno trasformato

la pianura nel loro panno verde

per i loro giochi sporchi

l’hanno violata,

umiliata

fin nelle sue visceri più sacre

antiche

La mia terra muore.

sul tavolo oggi c’è

un cadavere

che più nessuno vuole .

Antonio D’Agostino

2 pensieri riguardo “Un cadavere .

  1. Benissimo, caro Antonio, molto aprezzata.
    La scrittura di getto mira all’essenziale apparentemente non esaustivo ma denso. Saluti cari a tutti, Gaetano

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