venire il 28 di dicembre a senerchia a vedere un paese morto è un gesto rivoluzionario. questo penso la mattina di natale, alle otto del mattino, dopo tre ore passate davanti al computer a cercare immagini che raccontino la bellezza particolare dell’Irpinia.
la rivoluzione è agitarsi assieme agli altri in un panico buono, passare il tempo dentro il pane della propria vita, voler bene alle proprie passioni più che alle proprie convenienze.
un abbraccio a chi verrà a vedere senerchia in forma di rovine, a chi verrà a vedere l’acqua che corre dentro il bosco, a chi verrà a salutare l’Irpinia mite e gentile rappresentata da luciano.
armin
probabile che saremo tra i sette e i nove dalle pianure addensate dell’atellano…