Avrei dovuto essere lì, il 28, a Materdomini, e invece niente. Niente. Ancora aspirine, e latte e miele. E va beh, succede. E allora guardo sulla mappa dove si trova. C’è come un cuore. A destra Castelnuovo di Conza; in basso, a scendere la 91, San Mauro; poi si risale, e ecco Materdomini; poi si risale, si svolta a destra, e c’è Teora, e di lì, di nuovo a Castelnuovo. A occidente, appena dopo, c’è il verde del Parco Regionale dei Monti Picentini. È bella questa forma che si danno le strade intorno a Materdomini. Non lontane sono le sorgenti del Sele, il secondo fiume del Mezzogiorno d’Italia, a leggere Wikipedia. “Presso il termine del suo corso” leggo che ci sono i resti del santuario di Hera Argiva, la cui fondazione è attribuita niente di meno che a Giasone. Va beh, mi fermo qui. Oramai di questi tempi nostri, parti da un punto qualsiasi e arrivi all’inizio di ogni tempo e di ogni luogo. A parole. Altra cosa sono i fatti. Eh sì. Un conto le rappresentazioni, un conto i fatti. Che poi le strade attorno a Materdomini disegnino un cuore è un fatto pure questo, ed è bello, ma meno decisivo del fatto che il 28 sarete lì a festeggiare l’inizio del nuovo anno; avrei voluto essere lì, a festeggiare con voi. “nessun io/ fa miracoli” ha scritto un po’ di ore fa Franco, e un po’ di giorni fa Salvatore scriveva: “si sta bene insieme, basta poco e basta volerlo”. Un miracolo, certamente, è stare insieme; e certamente basta poco, e sicuramente ci vuole volerlo. Felice anno nuovo a voi, che il 28 sarete da Luciano, a Materdomini. Adelelmo
Grazie, Adelelmo. Con questo post – un piccolo, prezioso regalo – ti sei comunque annoverato tra i presenti.
Caro Adelelmo felice anno anche a te che ti fai strada col cuore.