.”la mia vita è rigorosamente superficiale, e se c’è un fondo comunque non mi riguarda” F . Arminio
di mauro orlando
…..ma l’arte della visione o della parola poetica può recuperare lo spazio e il tempo come bene comune? La paesologia è una forma di sapere individuale che privilegia il suo sguardo di “superfice” per evitare di cogliere solo i paradigmi delle disegualianze urbane …e sociali o programmare la riconquista della città o “piccoli paesi” come luogo politico… essa occupa lo spazio fisico comune come esperienza ‘provvisoria’ e mai conclusa…..luoghi dismessi ,abbandonati dalle modernità e rivisitati in azioni di resistenza dolce e pietosa, praticata da soggetti trasversali che utilizzano mezzi visionari e filosofici fuori dai canoni,delle scuole, delle professioni, delle procedure tradizionali…con la poesia ,la cura e la condivisione e in rapporti di potere insospettabili. Riattivano pratiche di esperienze soggettivate che si prefiggono di immaginare e costruire nuove relazioni praticando rapporti prevalentemente umani tra idee,sentimenti e passioni vecchie e nuove di in gruppi antagonisti ma comunitari in luoghi dei ‘piccoli paesi’ partendo da quelli abbandonati e vergini per recuperare i luoghi delle città e non viceversa……..in una strategia (non pre-pensata o ri-velata) per una diretta condivisione delle esperienze diverse nelle pratiche del bene comune…..come spazio e tempo interno fuori dalla imbalsamazioni filosofiche anche della modernità e postmodernità debole ……nel segno della “politica” come vitale tentativo provvisorio , continuo e mai definitivo di coniugare ordine e disordine (nomos e polemos) in atti di convergente funzione dei meccanismi percettivi e della tendenza all’ordine del ‘lògos’.( nel processo potenza-atto)……insinuando ambiguità e vaghezza che sono nella natura dell’arte poetica che minaccia e tiene sotto saccco tutte le minacce all’ordine come pacificazione e instaurazione di gerarchie e disegualità……in un progetto da realizzare……..
mauro orlando
mauro orlando