metto qui un pezzo che ieri sera ho pubblicato a strappi su fb. ringrazia david ardito che lo aveva già postato qui, ma ho preferito rimontarlo nell’ordine in cui le cartoline sul funerale sono apparse su fb.
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Al funerale di Elio Sellino era evidentissimo che il mondo della cultura in Irpinia non esiste. Ed era evidente che i cosiddetti intellettuali di sinistra qui non si sono mai visti. E che dire delle centinaia di politici con cui ha avuto rapporti? Oggi al funerale ne ho visto solo due. Non solo non hanno idee, ma non sanno neppure più emozionarsi, addolorarsi: sono malati, autistici. Eppure guidano ancora i giochi, anche se sono giochi miserabilissimi.
Al funerale di Elio Sellino ho visto che il suo paese non c’era. Quelli che andavano dietro il feretro sembrano presenti giusto perché hai funerali bisogna andare per guadagnare punteggio per il proprio. Sellino in fondo era ancora un uomo giovane, ma non c’era emozione nel suo paese. Se fosse morto uno che fa le case, un elettricista, un barista, ci sarebbe stata un’atmosfera più intensa.
Al funerale di Elio Sellino mancavano certi professori universitari di provincia molto servili con i politicanti della provincia.
Al funerale di Elio Sellino ho pensato ai miei funerali. Io il prete non lo voglio. Quello che ho sentito oggi non aveva neppure un filo di commozione. Per i preti è la regola.
Al funerale di Elio Sellino si capiva che i politici quando muore un uomo di cultura sono contenti, uno in meno che può rompere le scatole.
Al funerale di Elio Sellino a un certo punto mi è venuto un gran mal di pancia e ho saltato una cinquantina di posti nella fila delle condoglianze.
Al funerale di Elio Sellino c’era pure uno che ha scritto un articolo per ricordarlo e non ha ricordato il mio rapporto col morto. Pensavo che la cosa mi avesse ferito, invece quando l’ho visto non ho pensato niente, nessun rancore, nessun pensiero, niente.
Al funerale di Elio Sellino a un certo punto è arrivata pure una giornalista. La cosa mi ha sorpreso. In genere gli eventi in provincia sono solo annunciati, mai seguiti nel loro svolgimento.
Al funerale di Elio Sellino ho pensato che l’Irpinia ci cui sempre parlava è morta prima di lui.
Al funerale di Elio Sellino non c’era il sindaco di Avellino, non c’erano le decine di poeti pubblicati nelle sue antologie.
Dopo i funerali di Elio Sellino me ne sono andato all’Ikea, ho comprato tre pacchi di biscotti, tre birre, due bottiglie di succo di mirtillo, tre serie di grucce, una scatola nera, di quelle facili da montare.
Dopo il funerale di Elio Sellino sono andato nei bagni del bar Moccia nei pressi della fiat. Il bar è molto lussuoso ma nei bagni non c’è carta igienica. Mentre ero al bagno ho letto alcuni messaggi sul telefonino.
Mentre ero su Facebook a scrivere del funerale di Elio Sellino ho bloccato due commentatori. Non so, certe volte con certe persone mi pare giusto essere stronzi.
Mentre tornavo a casa dopo il funerale di Elio Sellino ho visto sull’autostrada una nuvola nera che passava sopra la luna. Mi sono compiaciuto di aver guardato con una certa insistenza e un certo piacere la luna, poi ho pensato a chi potevo telefonare per passare un poco di tempo.
Prima di andare al funerale di Elio Sellino nella macchina avevo molto caldo per via di una telefonata che ha neutralizzato tutto il fresco dell’aria condizionata.
Al funerale di Elio Sellino quelli che stavano davanti al bar di fronte alla chiesa non ho sentito di che parlavano, ma non parlavano del morto.
Al funerale di Elio Sellino ho visto che le locandine dei giornali locali parlavano della vittoria dell’Avellino e di una rapina.
Ai funerali di Elio Sellino ho visto solo il manifesto fatto dalla famiglia e quello del centro dorso che dirigeva. Non c’era il manifesto di cordoglio dell’amministrazione comunale. E neppure quello della pro loco.
Al funerale di Elio Sellino ho incontrato un intellettuale che mi ha detto che suo figlio è un utopista e vuole conoscermi.
Al funerale di Elio Sellino mancavano perfino i suoi nemici.
Al funerale di Elio Sellino a un certo punto mi sono trovato da solo davanti alla bara. È stato un bel momento, ma è durato si e no due secondi, poi la vita ha ripreso il suo corso.
Al funerale di Elio Sellino si parlava dei debiti di un libraio di Avellino.
Al funerale di Elio Sellino mi è parso strano che due dei quattro impiegati delle pompe funebri erano più anziani del morto.
Al funerale di Elio Sellino non sembrava il funerale di Elio Sellino.
Due gg fa al funerale di Elio Sellino ho provato la stessa desolazione di Arminio. Ero lì perchè Sellino mi Presentò il suo paese, mi ci fece affezionare fino a indurmi a sceglierlo come tema della mia tesi di laurea, fino a indurmi a comprarci casa, fino a indurmi a lottare perchè questo luogo abbia, finalmente, la dignità storica e culturale che merita. Due gg fa al funerale di Elio Sellino ho preso una decisione solenne: IL MIO PROGETTO PER SERRA DI PRATOLA SARA’ DEDICATO A ELIO SELLINO, di tutti coloro che fuggono dalla cultura e osannano personaggi rampanti del momento…ne faccio volentieri a meno!!!