una lettera su facebook

il bluff…..
cari amici non prendiamoci per il culo. qualcuno sta bleffando. non è possibile che berlusconi pensi impunemente di candidarsi. vuol dire che noi non siamo abbastanza convinti di volere un’altra vita, un’altra società. vuol dire che non amiamo abbastanza la poesia e la giustizia e a libertà.
ci sono persone che ammantano il loro bisogno sacrosanto di amore con i mi piace sotto le poesie, persone che vanno agli incontri, che vedono film, insomma che consumano i prodotti culturali che parlano di un altro mondo. il problema è che si tratta di puro consumo. e forse sono più onesti quelli che fanno il tifo per la Juve, quelli che non fanno esternazioni opinionistiche, che non militano per nessuna politica e per nessuna antipolitica. insomma a me l’imbroglio pare chiaro, altrimenti non saremmo a questo punto, altrimenti non avremmo avuto ancora bruno vespa e gilletti e tutto il resto.  quando mettete mi piace sotto un mio testo dovreste considerare che è un invito alla militanza, dovreste considerare che sono trent’anni che mi fanno l’anima per provare a sfondare la parete dell’ipocrisia, il traccheggio piccolo borghese che immiserisce ogni esistenza.

la cartina di tornasole che illustra l’imbroglio è la vendita dei libri di poesia. praticamente nulla per qualsiasi poeta italiano, morto o vivente. il mio “stato in luogo” non è stato acquistato neppure da venti dei cinquemila amici fb. per avere seicento voti al concorso doppio zero ho dovuto scrivere molte centinaia di messaggi e inondare ogni giorno questa bacheca.
fra poco ci sarà il giro elettorale. vedremo quanti mi sosterranno. la mia impressione è che ci stiamo prendendo in giro. e che c’è un sostanziale embargo per la bellezza e per la poesia. c’è un rifluire sostanziale in un ceto medio dello spirito in cui la ferocia delle cose vere è tenuta a distanza, un limbo in cui si ha l’illusione di tenere lontana la morte. e così zampettiamo in stucchevoli manfrine da finto impegno, partecipiamo a eventi culturali senza assumere ciò che si dice, commentiamo, apprezziamo, ma senza impegno. come se al posto nostro avessimo una protesi. berlusconi queste cose le ha capite. ha capito che la sinistra ha il polso debole, ha capito che il socialismo interessa molto meno della fica o del cazzo. ha capito che il godimento è l’imperativo di questa società dissacrata. io continuo a cercare qualcuno che stia veramente dalla parte della poesia, ma d’ora in poi sarò feroce nell’indicare l’imbroglio ogni volta che lo sento. dobbiamo essere rigorosi, intransigenti. non possiamo accettare di diventare figuranti di questa melmetta mediatica in cui evochiamo grandi musicisti, grandi scrittori, grandi registi e poi accogliamo rassegnati l’orrore di un pezzo importante della società italiana che si schiera con un pagliaccio che esorcizza il suo orrore della morte giocando con la vita di un’intera nazione.
franco arminio

Pubblicato da Arminio

Nato a Bisaccia è maestro elementare, poeta e fondatore della paesologia. Collabora con “il Manifesto”, e "il Fatto quotidiano". È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali: Altura, Composita, Cairano 7x, il festival paesologico ""La luna e i calanchi"". Da molti anni partecipa a innumerevoli manifestazioni sulle problematiche dei territori. Recentemente ha avviato scuole di paesologia (ne ha già svolto una decina in ogni parte d’Italia). In rete è animatore del blog Comunità provvisorie. E' sposato e ha due figli.

18 pensieri riguardo “una lettera su facebook

  1. Pensavo che lo avrebbe fatto se l’esito delle primarie del centro sinistra fossero a lui favorevoli e così è stato

  2. ..ritorna la gente,il popolo sovrano in Tv o in rete…contatti con tutti coi belli coi …brutti,coi buoni e cattivi….le maschere parlanti del vecchio teatrino dell’avaspettacolo politicante scorretto…sorrisi e strette di mano ..a tutto spiano..
    E l’uomo della pre…veggenza
    che attivita’.. nella corte dei miracoli in estasi da chi arriva…
    dall’alto dei cieli ..sui campi di calcio di famiglia
    Cento ne fa….. e nessuna ne pensa…pensando all’italia come a una donna di facili costumi..da coinvolgere nei tristi e
    priapici ‘bunga bunga’.
    Ma tutto e’ bene quel che finisce male… mi prude il cervello..oggi non odio piu’ una intera classe ma singole persone, una alla volta a comonciare dai servi prezzolati,giornalisti preteaporter
    …e i soliti nani e ballerine compiacenti …e mi prude il cervello e….le mani…
    …ma non ho voglia di guardare il mondo dal mio ombelico,dal mio fegato…. seguirò le ragioni del mio cuore evitando di diventare ” pifferaio magico e puro dell’intransigenza a orologeria” ma continuando a coltivare e leggere la poesia nella nostra esperienza quotidiana in comunità provvisorie e intransigenti

  3. neppure da venti …. le riletture dello stesso libro valgono ? …. se uno dei venti ha riletto, ad esempio, cinque voilte il libro, il venti diventa venticinque? e lavorare per la qualità da trentadue anni nella pubblica amministrazione è essere militanti? comunità provvisoria in individualità poetica permanente? io ci sono … o almeno mi sembra … perché sai o sapete cosa mi è venuto in mente ma non farò mai? aprire una libreria che offra, anche in vendita, libri solamente libri di poesia … tutti i possibili libri liberi reperibili … eppure non lo farò mai … quindi è finto impegno? vènti di vénti … rivoluzionario o lo sei o non lo diventi …

  4. …qui si gioca con la vita di una intera nazione. dice Arminio. Italia, sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo. prosegue Pasolini. il paese è tornato un molo grigio dove sono campeggiati gli italiani. dico io

  5. Il bluff..questa lettera di Arminio non mi è chiara.Andiamo con ordine: il bluff di Berlusconi è suo e non di chi apprezza la poesia e le due cose non si mischiano.
    La fruizione di una poesia è cosa ben diversa dalla militanza e dall’impegno che hanno a che fare con altro.
    Arminio è incazzato perchè non si vendono i libri di poesia ed è giusta incazzatura.
    Si incazza perchè Berlusconi scende in campo ed anche questo è giusto.
    Ciò che non condivido è che si incazzi perchè non si sostiene il suo progetto con abbastanza voti e si incazza ancor prima di essere candidato per eventuale scarso impegno dei tanti che apprezzano,come me,la sua scrittura.
    Allora si potrebbe accusare di bluff lo stesso Arminio che fra la sua giusta voglia di fare il candidato e l’altra,di fare come sa ben fare il poeta, confonde i due piani,si confonde,ci confonde e lancia proclami,con la solita storia della rivoluzione.
    Ma il rivoluzionario può fare la rivoluzione sognando un seggio in parlamento?
    Può,nella palude,guazzare o restare a galla,di sicuro non la può bonificare..
    Con questo non voglio assolutamente criticare un’aspirazione;anzi mi auguro che l’ottenga la candidatura( con chi? PD,,Arancioni,Sel???) e se eletto farà la parte dell’uomo onesto e giusto(ne sono arciconvinta)
    Quello che critico è la sua strana vaghezza,il suo strano modo di parlare di rivoluzione.Non è che ci stia prendendo in giro,usando il nostro amore per la poesia,per fini personali? Il culto della persona fa correre brutti rischi e l’umanità lo sa. Vorrei tanto che a queste mie riflessioni rispondesse Arminio che,raramente,lascia commenti ai commenti.
    La mia è una benevole provocazione,ma mi farebbe piacere un confronto chiaro e leale su questo tema del bluff.

    1. grazie pina, mi hai affrancato da un bisogno-sforzo di commento. Sei vera,onesta ! scusami se mi sono lasciato andare, è difficile trovare persone che parlano così francamente. A scanso di equivoci :apprezzo arminio scrittore e rispetto la sua sofferenza esistenziale, ma i cittadini hanno bisogno di una libertà materiale che potrebbe favorire quella poetica (per ora si accontentano della religione consolatrice !)

  6. la tua risposta lapidaria,caro Franco,purtroppo impone la fine al desiderio di scoprire il fine del ” tuo dire e del tuo agire”

  7. abbiamo ascoltato gocce
    abbiamo sofferto
    l’acuto sibilante
    del silenzio
    abbiamo sollevato
    il firmamento
    percorso la via lattea
    nel suono prodigioso
    del guardare

    potrebbe essere molto
    ma non è mai abbastanza
    ed è un proseguimento
    senza inizio
    senza fine
    è avvedersi del cammino
    misterioso e consapevole
    nel quale siamo capitati

  8. Non vi accapigliarvi, più di tanto. Io credo che le cose stiano andandando per il verso giusto. Dipende dai punti di visti. Io sono fiducioso di tante persone che vedono e sentono. Di persone che ascolta in silenzio, e che agiscono quando è il momento di agire. Io oggi sono felice perchè per me oggi è tutto ancora più chiaro. Faccio parte anch’io di quella massa informa che crede semplicemente che sia tutto un grande imbroglio. Questa che noi viviamo non è neppure lontanamente una democrazia. Perchè quindi arrabbiarsi, basta solo aver pazienza e saper aspettare che la gente prenda coscienza, di cio. Qualche segnale in positivo lo colgo, anche qui, perchè lagnarsi?

    “Il meglio per me!”

    Io sono qui con te,
    perché non ho più rifugio,
    dove nascondere me stesso.
    Io sono qui seduto con te,
    in questo cerchio infinito della vita,
    per guardarti negli occhi e nel cuore,
    senza più fuggire ai miei segreti,
    alle mie paure.
    Non più timoroso di essere riconosciuto,
    perché altrimenti non mi riconoscerei.
    Solo punti in comune posso trovare,
    specchiandomi con te.
    Nel qui ed ora dell’insieme mi manifesto,
    non come il mostro dei miei sogni,
    né come Nano e Clown,
    di infinite storie immaginifiche,
    ma come uomo intero, parte di un tutto.
    Adesso voglio essere albero,
    per mettere radici con te in questa terra arida,
    e crescere, non più soli, come nella paura e nella morte,
    ma vivo a me stesso e agli altri, per allungare,
    le mie braccia al cielo,
    e raccogliere, come fiori in un prato,
    le stelle.

  9. Caro Arminio, il popolo(uso questo termine in senso lato) non ha più alcuna fiducia di un parlamentare (ormai professione liberale e libertina) .Quindi che ti affanni a fare. Impegnati , come sai fare, ad alimentare un senso critico e valoriale! un cordiale saluto a te e a Bisaccia.

  10. Caro Antonio,grazie.Sono sempre diretta e chiara nella vita e lo sono sempre stata.
    Ciò mi ha procurato amici e nemici,quindi affetto e stima ed antipatia e tentativi di scavarmi intorno il “macabro fossato” della solitudine.Ma nessuno ci è mai riuscito.Sono in compagnia dei miei principi e dei miei valori,in nome dei quali spendo le mie energie e le mie piccole battaglie quotidiane. La trasparenza degli atti e del pensiero sono per me punti irrinunciabili. L’ambiguità,la supponenza,i raggiri,il potere sono forme che contrasto con passione.Quanto ad Arminio rimango sua estimatrice per quello che concerne la sua produzione artistica. Lo sento,invece,più lontano da me,quando fa quei “comunicati imbonitori” che lo fanno sembrare un predicatore che indica la strada ad esseri smarriti…Le grandi anime si lasciavano seguire in silenzio,senza incitamenti. Bastava la coerenza del loro agire e del loro pensiero e ciò li ha resi grandi ed immortali..
    Le comunità provvisorie sono,per me,serbatoio di emozioni.
    Non trasformiamole in comitati elettorali,nè in serbatoio di voti da cliccare per un’idea che,a livello progettuale,mai è comparsa su questo sito per poter essere condivisa.
    Io,l’ho conosciuta,quando Arminio ha chiesto il sostegno. Quindi su quel sito..
    Tali precisazioni,non contengono acrimonia per Arminio,ma spiegano i motivi per cui non ho apprezzato il contenuto della lettera del nostro apprezzato paesologo-scrittore

    1. condivido in pieno il tuo sentire, il tuo pensare e il tuo essere. Non sei sola e la tua esperienza di vita è comune a chi non ha paura della solitudine perchè hanno la coscienza in armonia con l’umano! Comunque se Arminio farà una esperienza con formazioni rispondenti alla nostra coscienza politica perchè non sostenerlo! Potrebbe comunque anche discutere nel merito delle scelte che vorrà fare. Per esempio è in atto la nascita di un movimento meridionale per recuperare una dignità storico-culturale e per promuovere il sud. C’è il movimento arancione che sembra sposare un punto di vista critico a largo spettro(economico,costituzionele , ecc). Siamo in una fase delicata e difficile! vedremo per il meglio.

    1. Ho apprezzato quanto espresso ne:”il meglio per me”, ma adesso mi deludi per lo stile del dissenso(non motivato) e l’anonimato. Ho usato il termine arancione per identificare coloro che si stanno muovendo a sx del PD per dissensi sulla politica per affrontare la crisi ; tra l’altro io sono un estimatore di Stefano Rodotà, che per uno di sx come me è sempre stato una bussola per sensibilità(democratica) costituzionale e materiale. La critica non mi scandalizza mi arricchisce!

  11. Carissimo Antonio,
    Ti sono apparso Anonimo? Ti chiedo scusa! Provo adesso a recuperare e firmo tutto. So cose che capitano, la mia solita fretta, e mi dimentico spesso il mio passato. So cose che capitano alle soglie di questa “fine di un mondo”. Auguro a te tutto il bene possibile, per te, si proprio per te “arancione”! Non nel senso ironico , come forse hai potuto registrare, la cosa e me ne dispiace se ho ti dato questa impressione. Era solo per sottolienare l’esigenza di colorarsi in maniera diversa ed anche per questo attingevo alla “metafora” della leggenda dei “guerrieri della luce” (più vera del vero, sic!). Solo un gioco, una metafora, se vuoi clownesca! Chi sono io? Bella domanda questa, da farsi ad un clown (se lo sapessi lo dissi!).

    Ci provo in brevissimo: Io sono (nel secolo XXI) Clown Nanosecondo (scienziatissimo, patafisico, inventore della moto del tempo) sinistrato e sconfiguratosi nel secolo XX)….chi ero, o chi sei (stato)?

    Beh! Nel XX secolo mi chiamavano tutti Vincenzo Mario Maddaloni di Ernesto e Scarano Fiorentina (mio padre faceva l’autista di camion e mia madre la casalinga) pare che sia nato vicino al mare, a Salerno in Via Madonna del Monte n. 1; il 29/12/1954 poi ho abitato a Pontecagnano (SA) in via Sandro Peritini, 3 (che ho molto ammirato), ed il mio telefono (molto) mobile è +393384122630, perchè a casa è difficile trovarmi, sto sempre in giro nello spazio tempo con la mia moto.

    Ti sbaciucchio tutto, Clown Nanosecondo

    P.S. se mi dai un colpo sul telefono satellitare ci scambiamo un saluto, se poi ti va di fare un giro con la moto fammi sapere dove stai che ti vengo a prendere io. a presto.

  12. scusami e grazie, apprezzo il tuo spirito, avremo modo di incontraeci a bisaccia spero. In effetti mi manca un pò del tuo spirito nel mio carattere.

  13. ops..mi dimenticavo nel frattempo ho fatto nascere tre figli: Alfredo 33 anni laureando in scienza della formazione; Chiara 23 anni Infermiera Prof.le; Andrea 21 anni – Accademia delle Belle Arti Urbino – nuove tecnologie nell’arte; e moltissimi clown sociali (o “dottori”) sparsi per l’italia …che oggi si “prendono cura” di loro stessi e degli altri………e semmai puoi pensare anche tu di andare come me “Alla ricerca del tuo clown …ma se trovi qualcos’altro va bene lo stesso” ciao, a presto, Nanos

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