l’italia fragile, l’umanità senza compagnia

la pioggia, il terremoto, un senso di buio, come se si andasse da notte a notte, come se i giorni fossero da qualche altra parte. ci hanno lasciato gli animali, ci hanno lasciato le ore, ci hanno lasciato i pianeti, e dio ci aveva lasciato da tempo. l’umanità non è stata mai tanto sola. dobbiamo parlare tra noi, ma più ancora è necessario che torniamo a parlare a ciò che è fuori di noi. e quindi bisogna riattivare un linguaggio per stare dentro il mondo, quello che usiamo per parlare tra noi è solo la chioma, bisogna trovare un linguaggio radice.

oggi spero di parlare anche di questo a fahereneit

dalla tre alle tre e mezza.



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Pubblicato da Arminio

Nato a Bisaccia è maestro elementare, poeta e fondatore della paesologia. Collabora con “il Manifesto”, e "il Fatto quotidiano". È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali: Altura, Composita, Cairano 7x, il festival paesologico ""La luna e i calanchi"". Da molti anni partecipa a innumerevoli manifestazioni sulle problematiche dei territori. Recentemente ha avviato scuole di paesologia (ne ha già svolto una decina in ogni parte d’Italia). In rete è animatore del blog Comunità provvisorie. E' sposato e ha due figli.

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