Caro Rocco, io sono nato quando il mondo tuo stava finendo. Mi piace pensare che faccio la mia vita ma un pò proseguo la tua morte, la riprendo ogni tanto la uso per farmi compagnia. Si sta soli nel mondo che è venuto, ma per fortuna ogni tanto c’è quache giorno di bella luce. Ora il fuoco è nello spazio più che nel tempo, l’aria preme più della storia e la tua Lucania è un altare per i devoti della terra. Tu, come tutti i poeti, non sapevi niente e se hai saputo qualcosa non hai potuto dirlo. Nessuno riesce a dire il suo incubo più vero e la sua gioia, la pietra che fiorisce nell’aria.
splendido pura poesia
Le parole a volte sono utili quando riescono a farsi sostegno della meraviglia