Settembre è un mese lirico. Guardatevi la luce che batte sui polsi e andate in libreria, cercate lo scaffale più nascosto, più esiguo, cercate lo scaffale dei poeti. É una cosa che potete fare ogni giorno, ma facciamo che il giorno buono è la bisettrice del mese, il 15 settembre. Facciamo un assalto alla poesia, sorprendiamo i librai e anche gli editori e anche i poeti: decidiamo di farci accompagnare da qualcuno di loro nell’autunno che viene e anche nell’inverno. Qualcuno ha detto che la bellezza salverà il mondo. Ora immaginiamo che la poesia può semplicemente salvarci la giornata o almeno un’ora dispari, o solo qualche minuto. La poesia è sempre questione molto privata tra chi legge e chi scrive, è un faro che non lampeggia in tutte le notti, è una lucciola alle due del pomeriggio, è un mucchietto di neve in un mondo col sale in mano. Qualunque cosa sia, questo è un tempo in cui alcuni possono chiedere qualcosa alla poesia. Già in Rete si assiste con piacere alla presenza dei versi, ma ci vuole che la poesia venga comprata, ci vuole una prova che teniamo a lei come lei tiene a noi. Lungamente l’amore della poesia nei nostri confronti è stato un amore non corrisposto. Adesso è il tempo di ricambiare. Prendete il mouse e spedite la raccomandazione a chi vi è caro: l’appuntamento è in libreria il 15 settembre. Non è come la giornata della memoria o la giornata delle donne, il 15 settembre non è una ricorrenza, è un appuntamento che ci diamo adesso, un appuntamento a cui ognuno è libero di rispondere come meglio crede. L’assalto alla poesia è un assalto alla miseria spirituale che sta conquistando tutto. Comprare un libro di poesia, farlo assieme a tanti altri, è uscire dalla mestizia che aleggia intorno alla letteratura, è ridare vigore politico alle parole migliori che gli uomini e le donne di ogni tempo hanno scritto.
Franco Arminio
Vi chiediamo di partecipare ad un’azione resistente attraverso la poesia: vi invitiamo ad andare in libreria il 15 settembre, di cercare lo scaffale più esiguo, quello più nascosto, quello dedicato alla poesia e di comprare un libro.
Il 15 settembre non è una ricorrenza, è un appuntamento che ci diamo adesso, un appuntamento a cui ognuno è libero di rispondere come meglio crede a partire dall’acquisto di un libro; sarebbe bello se quel giorno oltre al gesto individuale di comprare libri e delle librerie che promuovono faceste agguati poetici andando in giro a leggere poesie ovunque e a chiunque.
“Leggiamo le poesie insieme a un barista, a un benzinaio, a un notaio, offriamole a chi ci ama, a chi ha avuto un dolore. Offriamo poesie agli anziani, ai non vedenti, alle persone sole, anche gli animali: la poesia ha molto amato gli animali, e ne è ricambiata. E infine non bisogna dimenticare di far sentire i versi alle piante. Leggiamo poesie a una rosa: la rosa profuma di più.”
Comprare un libro di poesia, farlo assieme a tanti altri, è uscire dalla mestizia che aleggia intorno alla letteratura, è ridare vigore politico alle parole migliori che gli uomini e le donne di ogni tempo hanno scritto.
Vi chiediamo inoltre di condividere con i vostri amici o con chi pensate possa adottare l’idea e di aggiornarci sulle vostre azioni individuali o comunitarie comunicandoci i libri presi durante l’assalto e gli eventuali agguati poetici.
Grazie a tutti “i partigiani di una nuova, eterna resistenza: la poesia”!
Se desiderate notizie più dettagliate scrivete una mail a casadellapaesologia@gmail.com
Sono Teresa Dammacco, socia della Casa, avrei bisogno per me del file della locandina, quello ricevuto sui social non ha un buona definizione per la stampa, è possibile?
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Ecco il file PDF https://casadellapaesologia.files.wordpress.com/2018/09/assalto-alla-poesia.pdf
L’ha ribloggato su BABAJI.