Gli esecutori dell’ovvio

Un libro che prima o poi devo scrivere è quello sulle vicende della discarica sul Formicoso. Mi è capitato di vedere un documentario che racconta un piccolo pezzo di questa lunga storia e mi ha colpito il fatto che la mia figura compare alcune volte per non più di un secondo, come se il regista avesse montato il tutto con il preciso proposito di non mostrare chi quella battaglia in qualche modo l’ha inventata insieme a pochi altri e l’ha sostenuta per anni. Ho visto tanti protagonisti della vicenda, ma sono pochi quelli che l’hanno seguita sempre, in tutti i suoi innumerevoli capitoli.

Il problema in questo caso non è il film, più che dignitoso, e neppure le scelte del regista, che alla fine sono scelte artistiche e dunque lecite. Quello che non funziona è il fatto che i forum giovanili che promuovono la proiezione nei vari paesi sembrano non sapere nulla su come sono andate le cose. E allora è il caso di far notare a questi ragazzi che se vogliono avere un ruolo in un territorio devono sforzarsi di capire quello che accade o è accaduto. Capisco che è difficile scollare le comunità dall’indifferenza in cui sono cadute. Capisco anche che i giovani più attivi devono scontrarsi con tanti altri giovani che sembrano avere nell’inerzia una sorta di pilota automatico. D’altra parte c’è da dire che questi Forum non servono sostanzialmente a niente, come se lo sforzo per tenere in piedi la cornice organizzativa svuotasse poi di fatto le attività. E allora i veri protagonisti dei nostri paesi non sono i giovani, come dovrebbe essere, ma gli anziani. Sono loro che in fondo costruiscono il clima della comunità, sono loro nel bene e nel male a segnarne lo spirito. L’irrilevanza delle attività organizzate dai giovani è difficilmente confutabile. E ho la netta sensazione che i migliori siano lontani da queste fantomatiche associazioni che si chiamano Forum giovanili. Sarebbe il caso che gli amministratori dei paesi si mettessero sulle piste dei ragazzi più in gamba e li coinvolgessero. I talenti ci sono, e ci sono anche spiriti inquieti e non rassegnati. Il guaio è che anche tra i giovani accade quello che accade in molti ambiti della vita sociale. Spesso a prendere la parola sono i più velleitari, i più inconsistenti.  L’Irpinia non può permettersi dopo aver premiato per tanti anni una classe dirigente ammuffita, di commettere l’errore di non valorizzare i ragazzi che meritano di essere valorizzati e di premiare gli esecutori dell’ovvio, gli arrangiatori del banale.

franco arminio

58 pensieri riguardo “Gli esecutori dell’ovvio

  1. franco….. con i giovani bisogna stare attenti nella generosità e nel dono…..sono irritabili,deboli e permalosi ” spaventati guerrieri”….e poi noi sappiamo che lo sguardo e il pensare paesologico è complesso e difficile anche per noi…..noi dobbiamo avere la modestia e la intransigenza di chi sa che sta solo preparando il terreno per la semina ….. per il resto assecondiamo la natura nel suo corso curando i germogli sani e incalzando le “gramigne” di tutti tipi….

  2. il film di cui parlo è veramente mistificante. sui giovani hai ragione tu.
    ne approfitto per segnalare un nuovo blog, molto bello,
    si chiama le parole e le cose

  3. Caro Franco, leggo con molto dispiacere le tue parole.
    Non voglio commentare la tua amarezza per non avere avuto un ruolo di primo piano in un documentario realizzato dai giovani. Ma voglio commentare alcune affermazioni che non esito a bollare come falsità su una realtà produttiva come quella dei Forum.

    Ci troviamo su due posizioni diverse quando si parla di coinvolgimento delle migliori energie dei giovani. Dal tuo punto di vista questo coinvolgimento deve avvenire “per indicazione” dagli amministratori. Ebbene ti dico che, allo stato dei fatti, questa pratica non funziona. Non funziona perché spesso sono i delegati alle politiche giovanili ad ignorare le potenzialità che si celano dietro la loro delega: sempre più spesso sono i ragazzi che devono spiegare agli amministratori come fare il loro lavoro. E questo perché, sicuramente lo sai, le deleghe in questo campo non si danno sempre per competenze, ma per spartizioni o per contentini. Il Forum invece è a carattere elettivo, sono i ragazzi stessi che si scelgono i propri rappresentanti ed è attraverso di loro che vengono veicolati i progetti. Criticare il Forum significa criticare lo strumento democratico, significa criticare lo strumento principale per reagire all’apatia delle giovani generazioni.

    Hai bollato i Forum come organismi inutili. Io ti dico che quel po’ che si può salvare della nostra Irpinia lo dobbiamo anche a loro. Sono i Forum che presidiano il territorio, che fanno manifestazioni culturali, che con spirito di puro volontariato fanno quello per cui altri sono pagati e non si sognano di fare. Ad Altavilla il Forum ha portato infrastrutture, percorsi sulla Costituzione, documentari, iniziative musicali e di valorizzazione del territorio, solidarietà e mobilità internazionale. E lo stesso si può dire dei Forum dell’ “Irpinia d’oriente”.
    In conclusione, una considerazione. Viviamo in un periodo in cui i giovani sono sotto attacco: quando si pensa ai tagli, è su di loro che cade la scure: sulla loro istruzione, sul loro futuro previdenziale, sulla possibilità di fargli realizzare quel che hanno in mente. Ebbene in un clima come questo, mi aspettavo un attacco da chiunque, meno da uno che ha fatto della difesa del territorio la sua chiave di “successo”.

  4. Sei stato uno dei combattenti nella battaglia del Formicoso e purtroppo dal documentario ciò non si evince. Sparare a zero sui forum e sui giovani in genarale, da parte tua, è presuntuoso, arrogante e per nulla provocatorio, soprattutto perchè non ti sei ben informato. Ci sono anche altre realtà oltre quelle del distretto ptg di lioni (che possono essere oggetto della tua polemica), che lavorano, producono e smuovono anche senza la dovuta documentazione audiovisiva!!! Le stesse realtà si trovano a scontrarsi quotidianamente con amministrazioni obsolete e inutili, che della parola giovani ne fanno solo un vessillo della loro politica, ma di cui praticamente ne ignorano dinamiche ed esigenze. Di giovani attivi, caparbi e determinati ce ne sono nei forum e di certo non hanno bisogno della semina o della cura di qualcun’altro.

  5. Ne “Il Mattino” di lunedì 12 settembre 2011 lo scrittore Franco Arminio, partendo da alcune considerazioni sul documentario “la terra dei lupi” sulla discarica del Formicoso, lamentandosi del fatto di comparire soltanto per pochi secondi di pellicola, arriva a catalogare i Forum della Gioventù come “gli esecutori dell’ovvio”, “gli arrangiatori del banale”.
    Esprime giudizi lapidari come “questi Forum non servono sostanzialmente a niente”, “i veri protagonisti dei nostri paesi non sono i giovani”, “l’irrilevanza delle attività organizzate dai giovani è difficilmente confutabile” e “ho la netta sensazione che i migliori siano lontani da queste fantomatiche associazioni che si chiamano Forum giovanili”.
    Nutrendo molta stima nei confronti del paesologo irpino, e, leggendo spesso le sue considerazioni e i suoi appelli rivolti ai giovani (su Facebook o sul blog della paesologia “Comunità provvisorie”), ogni singola parola di quell’articolo mi ha ferito enormemente, come una freccia dritta al cuore.
    Non ho intenzione tuttavia di polemizzare, perché ho imparato che l’unico modo per rispondere alle provocazioni è riportare i fatti, contrariamente a chi giudica senza conoscerli.
    Innanzitutto il Forum non è un’associazione privata, ma a carattere elettivo, sono i ragazzi stessi che si scelgono i propri rappresentanti ed è attraverso di loro che vengono veicolati i progetti. Criticare il Forum, significa criticare lo strumento democratico, per reagire all’apatia delle giovani generazioni. Non credo, infatti, a differenza di Franco Arminio, che i giovani migliori siano quelli che siedono sui divani delle rispettive case, davanti alla televisione, oppure quelli del disimpegno, che aspettano la folgorazione o la designazione, prima di impegnarsi. La meglio gioventù è quella dell’impegno, della rinuncia al tempo libero per dedicarlo alla propria comunità, quella del sacrificio e della dedizione.
    Sono i Forum che presidiano il territorio, che fanno manifestazioni culturali, che, con spirito di puro volontariato, fanno quello per cui altri sono pagati e non si sognano di fare.
    Vorrei qui ricordare soltanto le attività principali realizzate dal Coordinamento dei Forum della Gioventù della Provincia di Avellino nell’ultimo anno (a cui vanno aggiunte le centinaia di attività di tutti i Forum Comunali nella nostra provincia): organizzazione di 6 di eventi di mobilità internazionale, 68 riunioni, incontri tra Forum, sedute e iniziative, 5 partecipazioni ad incontri nazionali di politiche giovanili, organizzazione della prima “Scuola di Cittadinanza Attiva Provinciale”, sviluppo della Redazione Provinciale dei Forum della Gioventù, pubblicazione di ben 200 articoli, realizzazione del meeting “A tutto GAS: Giovani Attivi del Sud” (che ha ricevuto il più alto finanziamento nell’ambito del programma “Gioventù in Azione”), al quale hanno preso parte più di 130 giovani, 2 progettazioni, in collaborazione con i Consigli dei Giovani di Goteborg (Svezia) e Pornainen (Finlandia), che hanno avuto la possibilità di visitare la nostra provincia durante questa estate.
    Tutte queste iniziative hanno anche ricevuto diversi riconoscimenti in ambito nazionale: casi selezionati dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione (“Non solo fannulloni”); Presidente della Repubblica (medaglia e tricolore del 150° anniversario dell’Unità d’Italia); Presidente della Camera dei Deputati, Ministro Gioventù, Forum Nazionale dei Giovani, Agenzia Nazionale per i Giovani e ANCI Giovane.
    E’ per questa serie di motivi che pretendo, a nome di tutti quei giovani che, senza ricevere nulla in cambio, lavorano per lo sviluppo della propria comunità, le scuse di Franco Arminio. Con tutto il rispetto, Pellegrino Guerriero.

  6. non sono un giudice, non ho emesso una sentenza.
    la mia sensazione, la confermo, è che i forum giovanili nel complesso non siano molto utili. questo non è esclude che ci siano realtà particolari dove l’esperienza sta dando buoni risultati.
    detto questo, mi resta da dire che non sono neppure un uomo politico che deve lisciare il pelo a tutti.
    e mi prendo anche la libertà di risentirmi ogni tanto, o di avvilirmi.
    oggi sono a roma, appena sono sceso dal treno ho sentito che tutto quello che avevo intorno sapeva di morte, una morte che non ha un’odore forte, pungente, una morte che ormai è di tutti i modelli urbani. io alla forma paese ci crede veramente, ma non alla vita paesana.

  7. ulteriore annotazioni: c’è voluta una citazione diretta sulla vostra associazione per avervi qui.
    non basta quello che scriviamo sugli altri argomenti, non basta quello che facciamo?
    si intervenire solo a difesa del proprio onore, mai a difesa di quello degli altri.
    mi pare che i forum non abbiano la capacità di produrre conflitti e di produrre militanza ostile alla classe dirigente. ovviamente salvo singole eccezioni, di singoli ragazzi.

  8. caro francesco
    che c’entra adesso l’egocentrismo. io esprimo una mia valutazione. su quello si discute. e qui la discussione è libera. comunque anche nel libro in uscita con mondadori il 29 settembre c’è uno spunto dei forum, dunque prima di vedere il film…

  9. franco la tua valutazione parte sempre da qualcosa che ti riguarda.
    “Mi è capitato di vedere un documentario che racconta un piccolo pezzo di questa lunga storia e mi ha colpito il fatto che la mia figura compare alcune volte per non più di un secondo, come se il regista avesse montato il tutto con il preciso proposito di non mostrare chi quella battaglia in qualche modo l’ha inventata insieme a pochi altri e l’ha sostenuta per anni.”
    le osservazioni su di te, lascia che le facciano gli altri…
    da qualcosa di prettamente personale, sei passato ad attacare e giudicare senza cognizione di causa alcuna, il duro lavoro volontario che ognuno di noi appartenente al proprio forum porta avanti tra mille difficoltà, soprattutto di natura culturale. dalla tua paesologia questo aspetto non traspare, forse è il caso di documentarti

  10. Franco il sospetto però è forte. Hai esordito dicendo che non ti avevano dato abbastanza “spazio” all’interno del loro documentario. E da lì sei partito criticando la struttura dei Forum.

    Dimmi, sai come funziona un Forum della Gioventù? Sei a conoscenza degli interventi dei Forum della Provincia oppure parli perché ti sta antipatico qualcuno che hai conosciuto in quel contesto?

    Nessuno pretende che tu debba lisciare il pelo a tutti… ma credo tu debba dare delle motivazioni a questo attacco così violento e generalizzato. Credo sia dovuto a quelle migliaia di giovani che ogni giorno fanno volontariato e si vedono trattati allo stesso modo della Casta che ci governa, solo per una mancata apparizione.

  11. la realtà ognuno di noi la percepisce per e quello che può e che sa,
    sapere è saper vedere, è poter vedere, non tutto, certo,
    costruiamo sempre visioni parziali e soggettive….a quella de”la terra dei lupi” certo, mancano i contributi di molti importanti fautori della mobilitiazione… ( non è un buon documentario della vicenda certamente, ma forse non vuole esserlo) è visione soggettiva legittima comunque quella del regista come legittima e soggettiva è la visione che franco da nelle descrizioni paesologiche ( per quanto mi riguarda è un’analisi che aderisce ad un aspetto delle nostre comunità mai indagato). non mi voglio però soffermare sulla “scrittura” del testo narrato. non mi interessa.non sono un critico.

    la questione che porto all’attenzione di franco trova conforto nelle prime parole di mercuzio in questo blog…
    ai giovani bisogna saper dare lo spazio per operare, che è sempre uno spazio da cedere, liberare da un presidio generazionale e di pensiero. Il presidente della mia pro-loco si avvicina ai 70 anni, il mio parroco credo ne abbia di più…anche loro sono attori sociali che però con le dinamiche attuali non hanno nulla a che fare, non possono fare più upgrade, è il sistema operativo che è cambiato….sono convinto che i giovani hanno la risposta…

    le scatole istituzionali, associative sono scatole…vengono riempire del materiale umano a disposizione del territorio, vengono riempite da coloro che decidono di mettersi in gioco invece che stare sull’aventino di qualche presunta superiorità. questi spazi spesso devono essere conquistati, liberati, come dicevo…una associazione culturale, dalle nostre parti, diventa un presidio politico di chi non è riuscito ad ottenere una visibilità elettorale ad esempio.

    la nostra terra è piena di coloro che si credono grandi di grandezze latenti, che non manifestano, che non si mettono a disposizione, è piena di talenti presunti.
    seppure ci fossero “giovani migliori di questi” nella nostra terra si sono già messi fuori gioco scegliendo di non esistere, di non essere presenti: anche questa è una scelta legittima e non contestabile… ma qual’ora ci fossero che si facciano avanti comunque, prendano in mano un qualsiasi bastone.

    non sto negando che ci siano istituzioni/associazioni che continuano a declinare l’ovvio: di questo ne sono convinto, forse ne siamo convinti tutti – dico solo che la questione non può essere generalizzata – categorizzata.

    per quanto mi riguarda trovo ristoro e supporto validissimo nel forum giovani di aquilonia, ( come in molti concittadini “diversamente giovani” ne vedo una impressionante crescita di passione e proposizione. non sto lisciando il pelo a nessuno, non mi interessa, non devo, per fortuna, rendere conto a nessuno.

    di contro posso dire, con sentimento viscerale, che sempre più percepisco i vecchi, quelli che la storia delle terre l’anno scritta, o hanno colpevolmente evitato di farlo, come l’unico elemento di blocco delle nostre comunità – per questioni di supremazia demografica forse – li avverto personalmente come imponenti dighe…ovviamente non tutti!
    so distinguere, posso scegliere, e so anche ascoltare critiche e suggerimenti.
    ascolto franco, ad esempio, con attenzione sempre – anche quando non condivido appieno, ma della sua visione mi cibo…la uso.

    mi prendo un pò di tempo per pensare, per rileggere, ma il primo sentimento che vorrei comunicare ai giovani è lo stesso che mi aiuta a percorrere la strada che ho intrapreso: io non sono una categoria, faccio l’amministratore ma non sono la politica e se sento dire che la politica è la rovina della nostra repubblica, del nostro paese non mi sento ferito, ne posso condividere le parole, posso da queste farmi aiutare ad avere più determinazione a cambiare la politica.

    un saluto al “mio” forum
    e a franco armin

    bisogna quindi fare un documentario che racconti la vicenda del formicoso
    forza citoni!

  12. Mi pare di leggere la ripicca di chi non ha visto encomiato il proprio lavoro. Capisco la frustrazione ma mi creda non c’è nulla di più bello che “dare” con disinteresse per la propria comunità, è questo il premio più grande che si possa ricevere, me lo ha insegnato il lavoro speso per il forum dei Giovani di Sperone. Ognuno è libero di credere in ciò che vuole ma sparare a zero senza cognizione di causa forse è azzardato. Ci rifletta.

    Cit. «c’è voluta una citazione diretta sulla vostra associazione per avervi qui.
    non basta quello che scriviamo sugli altri argomenti, non basta quello che facciamo?
    si intervenire solo a difesa del proprio onore, mai a difesa di quello degli altri.»

    La nostra non è un’associazione e se Lei seguisse di più quello che le accade intorno saprebbe che “i giovani”, esecutori dell’ovvio, di cui parla si interessano dei più svariati temi, si avvicinano alle istituzioni locali per scontrarsi con esse laddove sono potentati, e cercano di sprovincializzare una “forma mentis di paese” facendo informazione e formazione. Mi sento in dovere di scusarmi per Lei con quei ragazzi che Lei ha denigrato in questo articolo per sfogare la rabbia di un mancato protagonismo.
    Non c’è nulla di più banale e ovvio che ergersi a giudice e condannare senza motivazione. Le consiglio di munirsi di una lanterna per cercare i ragazzi “migliori” di cui parla, poi magari ci fa un cenno. Buon lavoro.

  13. Salve a tutti
    mi intrometto perchè leggendo l’articolo in questione mi sono sentito offeso in quanto membro di un Forum dei Giovani.
    Definire i Forum come “esecutori dell’ovvio” o addirittura “inutili” significa voler cancellare in un colpo solo tutto quello che noi abbiamo realizzato in questi anni. Progetti messi in piedi con infinite difficoltà, soprattutto culturali e burocratiche, che hanno avvicinato indubbiamente molti giovani alla vita “politica” dei nostri Paesi.
    Partire dal film, che a mio avviso vuole essere un ringraziamento per chi ha dato tanto per il nostro territorio e uno sprono per chi fino ad oggi non si è posto il problema, sembra solo un pretesto per denigrare quanto fatto fino ad oggi dai Forum.

  14. cari ragazzi dei forum, intanto accettate i miei complimenti per la vostra permalosità: mi permetto perché sono un permaloso di lungo corso…
    ora, reso onore al carattere, attenzione che la frase più importante del testo (magari meno brillante di altri) è “E allora è il caso di far notare a questi ragazzi che se vogliono avere un ruolo in un territorio devono sforzarsi di capire quello che accade o è accaduto”.
    Dunque lavorate su questo e vediamoci al più presto con qualche bella storia da farci ascoltare.
    p.s. mi raccomando: fatti non progetti.
    ing. paolo b.

  15. spero di sentire accenti polemici anche nei confronti di qualche nostro esponente politico di lungo corso. per il resto io faccio il mio lavoro e spero che i giovani, con o senza forum, facciano il loro. il punto cruciale è la militanza conflittuale e nella mia esperienza ne ho vista poco, ovviamente non vedo tutto, c’è sempre qualcosa che ci sfugge

  16. “E allora è il caso di far notare a questi ragazzi che se vogliono avere un ruolo in un territorio devono sforzarsi di capire quello che accade o è accaduto”
    bene! indirizzate questo pensiero a persone in carne ed ossa, nome e cognome. non a tutti! perchè chi opera secondo criterio, conosce e sa ciò che è accaduto e cosa accade!
    ecco Franco, fai il tuo lavoro e fallo con criterio, invece di sparare a zero su chiunque! volevi criticare qualcuno o qualcosa? puoi farlo tranquillamente indirizzando e sottolineando a CHI sono rivolte le tue critiche. usare un mezzo pubblico quale la prima pagina di un giornale per fare un’arringa vuota non è da professionisti. farlo sui proprio canali è molto più decoroso, anche se si generalizza.
    la militanza conflittuale esiste! i politici di lungo corso appartengono alla vostra generazione, siete voi che primi fra tutti avreste dovuto contestare in illo tempore. l’operato dei forum parte dal basso anche senza spinte politiche o polemiche. cerchiamo di costruirci il nostro mondo senza deus ex machina. non ci servono! il vostro tempo giovanile è finito anni addietro. lasciateci spazio nel bene e nel male, ma non opponetevi con personalismi, che non servono nè a voi e nè tantomeno a noi.

  17. ooooh, piano che così andiamo a sbattere!

    …categorizzare è “pericoloso” da entrambe le parti…se si attacca per categorie è naturale che i rappresentanti delle categorie si difendano, lo schema è vecchiotto…per essere assolutamente moderni/rivoluzionari dovremmo abbandonare questa dinamica: è chiaro che in un cesto le mele non siano tutte perfette….affermarlo che siano tutte buone o tutte marce è operazione avventurosa…potremmo trovare, proprio partendo da questo momento, il pretesto per evidenziare una problematica, se riteniamo esista: …ci si potrebbe incontrare, produrre un convegno, tavolo di riflessione…per fare un punto e tracciare forse nuov e prospettive.

    del fare:
    con michele con francesco ne abbiamo discusso più volte:sono le discussioni che si fanno anche nelle comunità provvisiorie, che si sono più volte fatte per organizzare eventi che fosser paesologici e non paesanologi… le dicotomie dell’azione locale sono molte,
    non basta fare, fare è troppo poco
    capire il senso dei luoghi significa specializzare le azioni…scollare la propria azione dall’intrattenimento mengacciano è difficile ma ci stiamo provando…sicuramente tutti quelli che argomentano qui.

    1. Il saggio Enzo non si smentisce mai! ce ne vorrebbero di figure politiche, nel più alto dei significati, come te in ogni paese, come ormai sono solito ribadirti. chapeau in merito a “capire il senso dei luoghi significa specializzare le azioni…scollare la propria azione dall’intrattenimento mengacciano è difficile ma ci stiamo provando…”

  18. Mi meraviglio del disappunto, delle insofferenze ,dei risentimenti emersi in questa discussione sulla funzione ,sul linguaggio o la sostanza “politica” del messaggio,dei fini,dei mezzi e delle azioni organizzative dei giovani irpini.In questo spazio democratico di scambi e conflitti culturali noi vogliamo evitare “teatrini agonistici sui luoghi comuni” e “preconcette palestre di agonismo retorico”. Abbiamo fatto una scelta di “radicalità, di profondità e onestà intellettuale” senza voler snobbare cadendo nelle dicotomie comode e classiche: impegno-disimpegno, intellettuale-pratico, vero-sbagliato o marchiare d’infamia e superficialità altri spazi in rete e nella stampa locale. Ad ogni spazio il diritto di coltivare le proprie “piccolerie”. Noi ci sforziamo di cercare quasi ossessivamente “la grande vita dei piccoli paesi” non come paradosso estetico personale ma comunitario e sociale .e in questo individuiamo il vero fatto “nuovo “ e “rivoluzionario” ,ora e sempre.E’ paradossale e provocatorio scrivere ” E allora i veri protagonisti dei nostri paesi non sono i giovani, come dovrebbe essere, ma gli anziani. Sono loro che in fondo costruiscono il clima della comunità, sono loro nel bene e nel male a segnarne lo spirito”.Ma questo si risponde con la stessa radicalità e non trincerandosi dietro all’offesa o alla difesa d’ufficio degli “interpreti dell’ovvio” di tutte le stagioni politiche fino all’impolitca postdemocrazia. Pertanto io inviterei a preoccuparsi ,da ben altro punto di osservazione territoriale e sociale, dei giovani non come categoria a parte o universale ma di quelli che popolano anche le comunità metropolitane e perifriche del nord-centro e sud d’ Italia.Nella nostre società si è inserito un fattore di grossa discontinuità. E i primi ad accorgersene sono stati ,non a caso gli uomini del marketing.
    Secondo questi ultimi, la mutazione interesserebbe i ragazzi nati a partire dalla fine degli anni settanta.Da quel momento, in effetti, che una massiccia iniezione di tecnologia dell’informazione e della comunicazione ha sovvertito i rapporti di forza tra le generazioni .Fino a quell’epoca noi bambini eravamo privi di autorità, avevamo tutto da imparare anche negli scontri familiar sui costumi i e nella conquista degli spazi di democrazia e dei diritti . Noi i cosidetti “nati in casa e pretelevisivi” oltre ai valori diversi ,avevamo molti doveri e pochi diritti tutti da conquistare comunque con radicalità di pensiero e conflittualità generazionale .
    A partire da allora, invece i giovani sono stati investiti da una autorità crescente.La loro dimestichezza e abilità nelle nuove tecnologie, chiave della nuova economia della conoscenza li ha di fatto naturaliter avvolti in un alone di misteriosa, ieratica superiorità tecnologica e non sempre culturale. All’interno della famiglia, molto spesso, sono stati trasferiti a loro gli scettri del potere : il telecomando, la tastiera del computer e tutti gli accorgimenti tecnici del montaggio e del funzionamento delle macchine utensili della casa.
    Per la prima volta il principio di anzianità e di potere è apparso ribaltato in famiglia e non sempre nella società civile emeno che meno in quella politica.Si è svalutato ,cioè ,il peso del bagaglio di insegnamento per via ereditaria e il ruolo autorevole dei genitori nel confronto fisiologicamente conflittuale e nella crescita evolutiva nella formazione della personalità. Si è sottovalutato il lavoro civile,politico e culturale della scuola dell’obbligo nel processo di acquisizione logico-linguistica e ideale.
    Sono saltati i processi di trasmissione ereditaria del sapere, i loro codici di comunicazione e ,cosa più importante dal mio punto di vista, la gradualità dello sviluppo intelletivo ,emotivo e caratteriale del bambino nel processo della età evolutiva (infanzia-adolescenza-maturità).
    Non c’è da sorprendersi, quindi, se il risultato di tutto questo è una generazione al tempo stesso onnipotente, sicura e precoce e nello stesso tempo immatura , debole e disorientata.
    Una generazione che produce “enfants prodige”, geni dell’informatica, baby imprenditori ma anche “mostri della normalità” e anche “assassini senza moventi e senza scrupoli” , nel migliore dei casi , degli arrabbiati perenni e dei violenti superficiali e inconsapevoli. Dispiace quindi che da una discussione nata su fatti concreti e considerazioni reali anche se personali come è giusto che sia, si è voluto scivolare nella più ovvia delle discussioni fatta di personalismi e luoghi comuni astratti e demagogici nella più tradizionale e provinciale autoreferenzialità di maniera. Il rapporto e l’uso politico e culturale delle istituzioni pubbliche e negli organismi di decentramento è un fatto serio se non lo si prescinde dalla categoria dei valori e delle responsabilità e non viene usato come zuccherino di premio differenziato nei modi enei tempi da parte dei poteri politci, locali,provinciali,regionali e nazionali.E’ l’ ABC della democrazia rappresentativa che va ridiscussa non come eredità naturale di diritti ma soprattutto come acquisizione di poteri,di funzioni ma anche di finalitàautonome mai definite o etero dirette o condizionate.Ben venga che la “marginalità, la perifericità, l’abbandono possano diventare stimolo e orgoglio non per la vecchia abitudinaria lagna impolitica ma un impegno originale e radicale.Kant prima della Critica del giudizio, aveva scritto la Critica della ragion pratica e soprattutto la Critica della ragion pura. Forse Franco nella sua radicalità richiamava i giovani a riprendere in mano quest’ultima…..per evitare il vizio hegeliano della “notte in cui tutte vacche sono nere”
    mauro orlando

    1. complimenti per il “papiello” di sofistica memoria.
      Si può scomodare Hegel, Kant, Schopenhauer ma anche Lorella Cuccarini, per quanto mi riguarda.

      L’italiano è italiano e dire che i Forum della Gioventù “non servono sostanzialmente a niente” è una falsità che offende migliaia di giovani di questa provincia.
      Non divaghiamo.

  19. Caro antonio,
    la sfrontatezza e la leggerezza culturale non ti fanno onore.Mai difendere il proprio ruolo “a prescindere” o “a priori” anche se democraticamente conseguito!Le istituzioni si difendono nel loro uso e non per la loro funzione formale.I forum della gioventù come tutti gli organismi delegati pubblici vanno difesi nel merito non “in dottrina”nella loro funzione giuridico o politica.Ma forse su questo piano non ci si capisce o forse fa comodo non capirsi.La tua risposta spiritosa,radicale,naif non ti merito nella pratica.”Delle cose che non si capiscono ( o meglio non si vogliono affrontare seriamente nel merito) è meglio non parlare”. L’italiano non è italiano per tutti ma chi lo usa e per le sue finalità.E “i migliaia di giovani di questa provincia” non credo che accettino di buon grado la sua “difesa d’ufficio”.Comunque mi preme a titolo personale esprimere una mia opinione sulla democrazia in rete. Ognuno ha la libertà di intervenire in qualsiasi spazio di discussione sempre nel rispetto della legittima autonomia delle finalità culturali dello spazio utilizzato.Noi di “comunità provvisorie” abbiamo la presunzione nella più piena libertà di praticare il detto volteriano ” non condivido niente delle tue idee ma darei la vita perchè tu li esprimi”.Ma noi paicciono le idee, non i luoghi comuni e gli agonismo virtuali.Parliamo di “paesologia” come modo conoscitivo e politico di guardare e analizzare il nostro mondo nel suo aspetto paesologico, esistenziale, sociale e politico sapendo che questo sapere è un sapere arreso ma non gregario e dipendente. Credo che gli spazi più consoni a diversi stili di vita e di pensiero abbondino in rete .Nessuno è obbligato a visitare e a contrastare le nostre idee e opinioni ma…..se lo si fà si preferisca che lo si faccia nel merito non nella generica metodologia dei ruoli contrapposti.Noi non abbiamo ruoli da difendere ma idee, sentimenti e passioni da stimolare e preferiamo interlocutori vivi ma non pretestuosi e pregiudiziali. Questo nostro modo di praticare e vivere la democrazia virtuale lo consideriamo un fatto etico ,culturale oltre che politico.” Amicus Plato sed magis amica veritas”
    con cordiale ma amicale chiarezza
    mauro orlando

    1. “Credo che gli spazi più consoni a diversi stili di vita e di pensiero abbondino in rete .Nessuno è obbligato a visitare e a contrastare le nostre idee e opinioni ma…..se lo si fà si preferisca che lo si faccia nel merito non nella generica metodologia dei ruoli contrapposti.Noi non abbiamo ruoli da difendere ma idee, sentimenti e passioni da stimolare e preferiamo interlocutori vivi ma non pretestuosi e pregiudiziali. Questo nostro modo di praticare e vivere la democrazia virtuale lo consideriamo un fatto etico ,culturale oltre che politico.”
      discorso che non fa una piega. peccato, però, che è stata usata la stampa per divulgare un messaggio non corretto e proprio di questo blog. qualcuno ha sconfinato prima dell’altro…
      operiamo all’interno delle nostre comunità per cercare di migliorarle. comunità in carne ed ossa, non virtuali.
      un “Fratello Maggiore” di orwelliana memoria è superfluo se è cieco e dice inesattezze

  20. la realtà dei fatti è altra.
    non stiamo difendendo i nostri ruoli, ma stiamo semplicemente portando alla luce la realtà, all’attenzione di chi, giudicandola in malo modo, ne ha ignorato l’esistenza o di cui non ne aveva la giusta conoscenza.

  21. non credo che la lungaggine, le citazioni o i giri di parole ridondanti rendano un intervento più valido di un altro. Se Lei ha la ‘presunzione’ di praticare la tolleranza (mi consenta di correggerla sulla citazione: appartiene a Evelyn Beatrice Hall) metta da parte le preferenze personali e lasci agli altri la libertà di scegliere cosa visitare e come argomentare. Il testo dell’articolo è chiaro e inequivocabile. Farebbe bene a rileggerlo, la sua chiave di lettura oltre che ad assumere i toni di un’arringa è semplicistica e opinabile, in alcuni passaggi non dice assolutamente niente. Voi ‘nati in casa e pretelevisivi’, voi dei molti doveri e pochi diritti tutti da conquistare, voi voi voi… ma a chi addebitate la responsabilità di aver premiato una classe politica ammuffita? Voi dove eravate? Oggi vi scagliate per partito preso contro la generazione degli “arrabbiati perenni e dei violenti superficiali e inconsapevoli” (che non significa niente) e poi puntate il dito contro le generalizzazioni. L’articolo nasce dal risentimento di non essere stato citato: è questo che si chiama personalismo e di “luoghi comuni astratti e demagogici nella più tradizionale e provinciale autoreferenzialità” è zeppo il suo articolo e quello del suo amico. Noi non difendiamo un ruolo ma un lavoro, una scommessa e un impegno che continuiamo a condurre sul territorio con o senza la vostra approvazione semplicemente perché non ci piace stare a guardare per poi piagnucolare o lamentarci per mezzo di pubblicazioni. Non guardiamo il fenomeno per studiarlo ma ne prendiamo parte e ne scateniamo altri. Ognuno ha le sue idee e a suo modo le difende nel rispetto reciproco ma Le assicuro che siamo interlocutori vivi anche se velleitari e inconsistenti. Mi perdonerà se come Lei non amo preambolare ma sono fermamente convinta che franchezza e chiarezza siano virtù.

  22. Caro Mauro, qui c’è poco da discutere: quando si offende e si calpesta, non solo l’operato altrui, ma anche la dignità, non c’è discussione che tenga, o dissertazioni filosofiche in merito.
    Un’offesa è un’offesa, e l’articolo di Franco Arminio contiene moltissime offese, quindi, anziché scomodare Voltaire, si dovrebbe chiedere scusa e poi, forse, cominciare a discutere.
    Le condizioni del dialogo nascono dal riconoscimento reciproco.

  23. signorina maria …troppa foga,poca generosità e ….troppi aggettivi !.Il mio stesso difetto del periodo liceale a parere del prof di italiano.Per il resto spero che continui a mettere passione e sentimento nelle sue azioni ma “con juicio” e poi se ci scappa qualche buona e generosa idea…non guasta.Comunque grazie per il suo intervento se utile al nostro territorio come è nel nostro intento.
    mauro orlando

    ps …per un volteriano pasoliniano come me è molto più importante riferirsi allo spirito dell’autore parafrasando un pensiero piuttosto che una dei tanti “commentatori” come la Hall……..neanche tanto autorevole……..

  24. noto che anche a Lei non manca la mania dei giudizi, ahimé ha dimenticato di indicare la votazione, sig. Orlando. Se Le piace disquisire sulla forma più che sui contenuti, tergiversare e citare Voltaire per darsi un tono più che un metodo faccia pure. Vedo che ha scomodato anche Pasolini, potremmo continuare con la supercazzola….mi faccia sapere, la cosa mi interessa. Saluti.

    ps I “troppi aggettivi” sono quelli che ho citato dal suo intervento, spero se ne sia accorto.

  25. i nostri interventi sono già di per sè utili al territorio e alla comunità, con o senza il vostro intento. ripeto: un “Fratello Maggiore” di orwelliana memoria è superfluo se è cieco e dice inesattezze!

  26. arminio fa come quel padre che rimprovera il figlio e dice: io non lo so perché ti rimprovero, ma tu sì. il metodo fa pena, d’accordo.
    ma voi, in sostanza, si può sapere cosa fate in questi forum? perché, dal lungo testo del coordinatore (papello?) non si capisce più di tanto. Metodo democratico a parte, che sempre sia lodato ….

  27. in un mondo altamente globalizzato quale è quello di oggi, credo sia fondamentale recuperare il senso di appartenenza ad una comunità, che sia quella di paese, e la condivisione di quel substrato culturale e di quell’insieme di valori che ha portato alla costituzione della comunità stessa. tra le nuove generazioni è sempre più diffuso il disinteresse a tutto ciò e a quelle dinamiche che alimentano, nel bene e nel male, la vita di paese. faccio questa piccola prefazione come preambolo alle decisioni che hanno portato il forum al quale appartengo a scegliere di non fare eventi ludici e non, fini solo a se stessi. partendo da tali considerazioni, e seguendo le linee guida proprie di un forum riguardo alla cittadinanza attiva, gli interventi intrapresi, in circa un anno di vita del forum stesso dalla sua istituzione, si sono focalizzati, appunto, sul recupero del senso di appartenenza alla comunità.
    in pratica:
    – un concorso fotografico, con conseguente mostra, rivolto ai soli giovani con argomento in oggetto “uno scatto” di luoghi o momenti propri del paese, questo per capire quanti di loro conoscono il proprio habitat e con quale prospettiva lo guardano. in molti tra i giovanissimi pensano di non avere nulla nel proprio paese, ma spesso la grande ricchezza di cui un paese dispone è proprio il valore immateriale. credo sia questo fondamentale al recupero identitario. per onor di cronaca hanno partecipato, fuori concorso, molti anche non più giovani con scatti propri e hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione anche con centinaia di foto d’epoca. il tutto è servito come raffronto per i “giovani scatti”. raffronto più che positivo.
    – cineforum. è stato attivato nei mesi invernali e primaverili per favorire l’aggregazione sociale sia di giovani che di meno giovani, in un periodo dell’anno in cui i paesi si spopolano, e il successivo confronto riguardo a tematiche culturali e sociali. non sono stati proiettati film commerciali per una scelta ponderata e mirata (non c’è bisogno di ulteriori intrattenimenti. per questi basta un bar). Pellicola inaugurale è stata “Berlinguer ti voglio bene”, del 1977 di Giuseppe Bertolucci (a cui sono seguite molte polemiche soprattutto dall’amministrazione di centro-destra).
    – Teamgame, insieme sportivamente. manifestazione sportiva non con fini ma con mezzi ludici, finalizzata alla coesione e collaborazione tra i membri di una comunità, così come avviene negli sport di squadra. il gioco come mezzo, non come fine. non a caso, la costituzione europea in merito alla politiche giovanili esorta a praticare l’educazione non formale per diffondere i principi della cittadinanza attiva. Risultato della manifestazione? chiunque ha partecipato o ha avuto modo di assistere alla rassegna si è sentito, per la prima volta in vita sua, membro di una comunità, in relazione alla condivisione di grandi valori come la solidarietà, il rispetto e il buon senso, che sono venuti fuori in tale circostanza e che spesso nella quotidianità sono offuscati dai non valori. 150 partecipanti, tra i 15 e i 60 anni, che si conoscevano solo di vista per la maggior parte, hanno avuto modo di interagire e di conoscersi, facendo passare in secondo piano l’agonismo sportivo.

    in sintesi si sono perseguiti i seguenti fini: appartenenza alla comunità, riscoperta del proprio paese, aggregazione sociale e relazioni umane, attraverso la condivisione di veri valori, con l’utilizzo di mezzi, ai più banali.
    questi sono solo i pochi interventi, ripeto nati dal nulla e nel giro di un solo anno, del Forum dei giovani di Vallata, di cui ne sono il segretario (e spesso a detta di molti, la “mente malata e distorta”). un anno di critiche, di battaglie con gli amministratori e molto spesso con chi è restio alla “vitalità” e dedito solo all’ipocondria. i risulatti però, quelli, ci danno ragione a continuare in questa direzione.
    Paolo, mi complimento con te prima di tutto per il giusto spirito di confronto e per la curiosità di sapere cosa fanno i forum (in questa lunga discussione sei il primo che esplicitamente ci chiede cosa facciamo). con stima, Francesco

    1. naturalmente sono interventi migliorabili o oggetto di integrazione.
      chiunque, che ha espresso il proprio dissenso con quanto detto da franco, ha ovviamente fatto qualcosa con il proprio forum, oltre a quanto detto da Pellegrino, per quanto concerne il coordinamento provinciale

  28. non si tratta di metodo, ma di merito.
    Visto che non ti piacciono i “papelli”, posso suggerirti qualche video:
    Canale youtube del Coordinamento: http://www.youtube.com/user/MrCoordinamento
    Montoro Inferiore: http://www.youtube.com/watch?v=6T3eVqwL4a0 (parte 1) e http://www.youtube.com/watch?v=EmCf28nFIN0 (parte 2)
    Castel Baronia: http://www.youtube.com/watch?v=Pn0K4mezj7k
    Altavilla Irpina: http://www.youtube.com/watch?v=wGjsb6xepcs e http://www.youtube.com/watch?v=Llqq_5DEmhs
    Flumeri: http://www.youtube.com/watch?v=50miDvNMiAI&feature=mfu_in_order&list=UL (parte 1) http://www.youtube.com/watch?v=O87p_I6JxnA&feature=BFa&list=UL50miDvNMiAI&lf=mfu_in_order (parte 2) http://www.youtube.com/watch?v=RPofXTuHKTM&feature=BFa&list=ULO87p_I6JxnA&lf=mfu_in_order (parte 3)
    Frigento:http://www.youtube.com/watch?v=LKKM-UbEYsA&feature=mfu_in_order&list=UL (parte 1) http://www.youtube.com/watch?v=SVSWlMX6RF8&feature=mfu_in_order&list=UL (parte 2)

    Oppure qualche sito internet:
    Coordinamento: http://www.reteforumav.eu
    Montecalvo: http://www.forumdellagioventumontecalvo.it/
    Montella: http://www.forumgiovanimontella.it
    Venticano: http://www.forumgiovaniventicano.it/
    Aquilonia: http://www.youtube.com/user/fgaquilonia
    Vallata: http://forumgiovanivallata.beepworld.it/index.htm

    Oppure ancora qualche album fotografico:
    Coordinamento: http://www.reteforumav.eu/web/index.php?option=com_phocagallery&view=categories&Itemid=66
    Sant’Angelo all’Esca: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.245270952168326.71068.100000562694662
    Avella: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1174843229536.22530.1781742723&type=1
    Mugnano del Cardinale: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.221620921199730.65896.100000554725125

    Se poi non ci capisci più di tanto, non posso farci niente…

      1. potrebbe avere ragione, ma solo “realtivamente a”. in un cesto di dieci mele, 8 sono marce e due buone. il meno attento tra gli osservatori dirà: sono tutte marce. qualcuno tra i comuni mortali dirà: sono tutte marce tranne due. qualche occhio più attento dirà: ce ne sono due buone. il saggio dirà: solo due sono buone, anche se tutte le altre otto sono marce.
        a volte se si ha una visione più lucida e profonda della realtà si riescono a cogliere molti più aspetti

      2. io dirò: ottimo risultato!. E mi accontenterò anche di qualche mela così così, se il fruttivendolo abbassa un pò… cala ca binni, come dicono gli atripaldesi (born to sell).

        p.s. conto che verrete il 25 a aquilonia. tentiamo sempre con le discussioni prima delle ordalìe…

  29. “Per vivere in un paese devi dismettere ogni arroganza. Non importa se la nascondi o la fai fluire. L’arroganza si sente, agisce come un acido che corrode i tuoi legami con gli altri. Il paese è una creatura che ti chiede misericordia. Devi sentirti come un cane bastonato. Non devi sentirti uno che ha qualcosa da insegnare, uno che vuole cambiare la sua vita e quella degli altri. Il paese ti chiede di amare quello che sei e quello che il paese è. Non devi fare altro.”Franco Arminio
    “Se poi non ci capisci più di tanto, non posso farci niente…” Pellegrino Guerriero
    “Adelande Pedro….con juicio” La giovane età non è sempre garanzia per la qualità delle opinioni ma la mancanza di rispetto o la facile e banale irrisione dell’interlocutore non sempre è indicatore di intelligenza critica e in sviluppo.Signorine perbene e intelligenti che cadono sulle “supercazzole” di vecchi e simpatici giocherelloni in menopausa della buona commedia italiana rimettendo in discussione d’amplais tutta la storia politica femminile dal riscatto femminista alla filosofica diffrenza di genere.Anche questo sarà nel processo del recupero identitario irpino e nel riscatto delle nostre terre.Ma questo fa parte del gioco dialettico e forse generazionale.Al di là dei toni comunque tutto questo “fumus persecutionis” ci ha dato la possibilità di conoscere le tante “case matte” di gramsciana memoria che non solo carsicamente e tatticamente stanno insidiando i poteri costituiti della nostra provincia che la nostra generazione ha alimentato con ” la responsabilità di aver premiato una classe politica ammuffita” (sic!).Continuate a pretendere “le doverose scuse” con una insistenza che non vi fa onore nelle vostre consapevoli convinzioni non solo di buona fede ma di azioni concrete,necessarie ad utili per voi e le nostre terre.Le votre granitiche e giuste convinzioni vanno solamente continuate al dil à di qualsiasi possibile confutazione e critica .Francesco ha espresso fatti e intenzioni ,Pellegrino ci ha fornito una documentazione esauriente,Maria ci ha sculacciato con la sua caustica matita rosso-blu …per il resto continuiamo sulle nostre strade sapendo di fare un viaggio comune che potrà trovare momenti di incontro e momenti di contrasto dialettico purchè nel rispetto reciproco e nella libertà delle proprie convinzioni.
    mauro orlando

    PS. Spero che per il resto ci si conceda di poter continuare la nostra esperienza paesologica e comunitaria senza la necessità di distizione e difesa del nostro spazio mediatico che liberamente e criticamente ci stiamo ricostruendo dopo sgradevoli “incidenti di percorso” che stranamente al loro apparire erano alimentati da simili “umori neri e acidi” e sentimenti freddi che insidiavano la nostra passione e amore disinteressato delle nostre terre “terremotate” nel cuore e nell’intelletto.

    1. le affermazioni di franco prima erano vuote. se riferite a quanto da noi espresso, solo dopo il suo articolo, potrebbero avere il loro senso. insomma, ora può deficinirci “gli esecutori dell’ovvio”. ora si può: abbiamo espresso i fatti, si ha una conoscenza e dunque se ne può parlare (“Al di là dei toni comunque tutto questo “fumus persecutionis” ci ha dato la possibilità di conoscere…”).
      mauro, ora potrebbe avere inizio la discussione, la diatriba, la dialettica.
      il confronto, pessimo o ottimo che sia, è solo qualcosa di molto costruttivo.
      quanto al tuo PS: a “casa vostra” fate ciò che volete, in pubblico non è tollerabile un atteggiamento simile, ovviamente quando è offensivo.
      Vale!

  30. “Per vivere in un paese devi dismettere ogni arroganza. Non importa se la nascondi o la fai fluire. L’arroganza si sente, agisce come un acido che corrode i tuoi legami con gli altri. Il paese è una creatura che ti chiede misericordia. Devi sentirti come un cane bastonato. Non devi sentirti uno che ha qualcosa da insegnare, uno che vuole cambiare la sua vita e quella degli altri. Il paese ti chiede di amare quello che sei e quello che il paese è. Non devi fare altro.”Franco Arminio
    concordo, mi sento un cane bastonato dall’arroganza e dall’invidia, non ho la presunzione di insegnare, prima ancora che il paese ti chieda di amarlo, dobbiamo capire chi siamo e cos’è il paese!
    le intenzioni e i buoni proprositi, a mio avviso, sono volti al recupero di quello stato di cose, la cui fine è stata decretata dalla nascita del “Centro cattivo”. “Quello stesso Centro che, in pochi anni, ha distrutto tutte le culture periferiche dalle quali – appunto fino a pochi anni fa – era assicurata una vita propria, sostanzialmente libera, anche alle periferie più povere e addirittura miserabili”.

  31. Arroganza e presunzione a parte, che è emersa veramente in molti dei post firmati da chi si è sentito chiamato in causa, nella fattispecie giovani appartenenti ai forum:

    qui: “E’ per questa serie di motivi che PRETENDO, a nome di tutti quei giovani che, senza ricevere nulla in cambio, lavorano per lo sviluppo della propria comunità, le scuse di Franco Arminio. Con tutto il rispetto, Pellegrino Guerriero.”

    qui: “il tuo egocentrismo ormai dilaga…è patologico. troppo. un tempo ti stimavo” Cataldo Francesco.

    qui: “La tua è arroganza e presunzione, perchè ignori cosa significhi la realtà giovanile dei forum e pretendi di giudicarla. Pellegrino”

    ed altri che non sto qui a copia&incollare, li abbiamo letti tutti.

    Forse, (dal mio punto di vista) – l’unico errore di Franco Arminio è stato generalizzare. Come ho già scritto in un’altra conversazione sviluppata intorno a questo argomento, evidentemente Franco ha avuto approcci con realtà singole e singolari che l’hanno portato a scrivere quello che ha scritto.
    Secondo me ce ne sono di associazioni pubbliche e/o private che sono “esecutori dell’ovvio” dove molto spesso “a prendere la parola sono i più velleitari, i più inconsistenti” e non a caso concludono poco e male.

    “Non tutti i forum fanno, non tutti i forum fanno bene, non tutti i forum fanno male.”
    Sono le parole di Gaspare Natale – Dirigente presso l’assessorato alle politiche giovanili – che ho avuto il piacere di incontrare questa estate per altre questioni e che in merito ai forum della nostra zona ha avuto qualcosa da ridire.

    Infatti per il 2012 parlava di ricalibrare il tutto, fondi, risorse, ecc da destinare solo ed esclusivamente a chi fa veramente qualcosa inerente a quelle che sono le finalità per cui gli stessi Forum sono nati.
    Non tutti i Forum, e ho potuto tastare con mano avendo rapporti con 3 dei forum in zona, si occupano di tematiche che rientrano nei loro programmi, non tutti rispettano la vera identità dei forum. Spesso fanno altro, cose di mero intrattenimento o comunque questioni che non dovrebbero riguardare questi organi istituzionali.
    Ma può darsi che mi sbaglio.

    Io sono del parere che il principale motore che spinge un giovane(o anche un meno giovane) a fare qualcosa per un determinato territorio è la passione, la voglia di fare concretamente qualcosa di buono per una terra.
    Può farlo nel forum, nella pro-loco, in un’altra associazione o progettando qualcosa nello sgabuzzino di casa.

    L’importante è non sentirti sempre attaccato o mal giudicato, non essere arroganti, presuntuosi. L’important è rispettare chi, fosse solo per una questione anagrafica, ha qualcosa da insegnarci. Una tendenza molto poco diffusa nel nostro territorio che contribuisce solo a creare astio e rancore reciproco.

    In bocca al lupo a noi, a voi e a loro con l’augurio che magari un giorno riusciremo a fare ancora meglio per il nostro territorio.

    Giuseppe Mascolo

    1. “il tuo egocentrismo ormai dilaga…è patologico. troppo. un tempo ti stimavo”
      cosa c’è di così tanto arrogante e presuntuoso in questa mi affermazione. è un punto di vista di una realtà. chi ha giudicato la realtà dei forum, come già ho affermato, senza conoscerla ha peccato di presunzione e arroganza.
      i consigli dei saggi sono sempre accetti, purchè siano consigli e non giudizi infondati.

  32. Sicuramente la giovane età non è sempre garanzia per la qualità delle opinioni ma neanche la tarda età, i suoi periodi continuano ad essere poco chiari:

    “Signorine perbene e intelligenti che cadono sulle “supercazzole” di vecchi e simpatici giocherelloni in menopausa della buona commedia italiana rimettendo in discussione d’amplais tutta la storia politica femminile dal riscatto femminista alla filosofica diffrenza di genere. Anche questo sarà nel processo del recupero identitario irpino e nel riscatto delle nostre terre.Ma questo fa parte del gioco dialettico e forse generazionale”

    Che motivo ha di scomodare ogni tre parole un evento storico o un autore famoso? Ma che senso ha il rimando alla “storia politica femminile”?
    Trovo il suo modo di argomentare elusivo e alcuni periodi mi spiazzano proprio come farebbe una supercazzola, mi sembrano nonsense, era questo che intendevo.
    Per il resto, se “pretendere le scuse” è arroganza negarle senza motivazione lo è parimenti per cui le sue chicche di saggezza le rivolgerei a tutti più che a una parte, per quanto riguarda il forum di Sperone le posso dire che abbiamo faticato per renderlo autonomo e indipendente dall’amministrazione comunale e dall’assessorato alle politche giovanili e abbiamo promosso sport, integrazione e partecipazione con tornei, caccia al tesoro, cineforum su temi importanti, discussioni, giornalino d’informazione. È difficile coinvolgere e appassionare i giovani più scettici e disincantati soprattutto quando il forum insiste su una realtà in cui i ragazzi ignorano il rispetto minimo delle regole civili, quando a 15 anni non si va più a scuola ma si perde tempo in bicicletta e quando i figli seguono le disposizioni dei padri e continuano a votare per sudditanza familistica. Ecco se ciascuno di voi che non ha esitato a puntare il dito avesse una vaga idea del tempo e del denaro speso, dell’impegno profuso ci penserebbe almeno due volte prima di mettere tutti alla gogna senza motivo! .

    Ps se il suo è un gentile invito alla porta mi avvio ben volentieri, continuate a raccontarvi da soli ciò che vi piace e adagiatevi pure sulle critiche agli altri nell’intento di redimervi da ogni responsabilità!

  33. Concordo in pieno e mi ritrovo nel quadro che fa Enzo Tenore nel suo primo commento. La metafora delle scatole, poi, è particolarmente efficace.
    Non ho avuto modo di vedere il film, però ho notato la cospicua serie di presentazioni che i Forum hanno messo su.
    Bene, ma, detto senza supponenza, c’è molta strada da fare ancora per creare quei “presìdi del territorio” ai quali fate riferimento.

    Stefano

  34. È difficile coinvolgere e appassionare i giovani più scettici e disincantati soprattutto quando il forum insiste su una realtà in cui i ragazzi ignorano il rispetto minimo delle regole civili, quando a 15 anni non si va più a scuola ma si perde tempo in bicicletta e quando i figli seguono le disposizioni dei padri e continuano a votare per sudditanza familistica…..
    finalmente siamo arrivati al punto vero della discussione se una discussione vera era l’obiettivo.Il tutto è partito da una presunta,ingenerosa e indistinta definizione ” gli esecutori dell’ovvio” in un contesto di ragionamento che si prefigge una possibile risposta alle problematiche considerazioni problematiche testè citate.Non si discuteva del fine nobile dei “forum” ma dei mezzi inadeguati e condizionanti di cui dispongono nelle gerarchie dei poteri costituiti.Ma questo è un problema dei giovani e le soluzioni devono essere cercate e discusse dai giovani.Noi al dilà del fatto anagrafico stiamo cercando faticosamente per il difficile contesto sociale, culturale e politico che fa da cornice storica anche ai problemi giovanili di continuare un viaggio esitenziale e sociale nei nostri territori senza nessuna presunzione di avere verità in tasca preconfezionate ma comunque con dei paetti fissi e discriminanti con tutte le forme di azioni che la nobile e ricca letteratura meridionalistica ci ha lascaito in dote.Anche noi anostro modo stiamo cercando un strada originale e radicale per evitare di essere “esecutori dell’ovvio” quando si nasconde nelle pieghe dei ragionamenti legati alle vecchie categorie ….vecchio-nuovo, intellettuali-pratici, giovani-vecchi, e chi ne ha più ne metta.Noi abbiamo dovuto dolorosamente scegliere non per un generico non sporcarsi le mani ma perchè abbiamo scelto come discriminante “il meglio”,l’autenticità,la profondità …..Nel mio equivocato poscriptum io ,memore dei tanti equivoci orchestrati e non, invitavo al rispetto degli spazi della nostra comunicazione nella scelta delle discussioni che possano interessare la nostra esperienza sul territorio con finalità simili ma con mezzi,strumenti, idee e argomentazioni che liberamente ed autonomamente voglia scegliere..Abbiamo scelto i temi della “paesologia”, del comunitarismo, dell’Umanesimo delle montagne collegandoci a tutte le esperienze nazionali e non solo, non per dimenticare lo specifico delle notre terre interne ma per cercare un nuovo modo di vivere e pensare alle “periferie” territoriali e mentali che accrescono le difficoltà oggettive e soggettive di azioni sociali, culturali e politiche in contesti sticamente degradati ed emarginati.Capite che il problema delle scuse richieste è marginale rispetto al votro e nostro problema…il resto è buona e cattiva letteratura, sana e complicata psicologia…….a noi interesserebbe discutere della “luna” piuttosto che accapigliarci col dito ………siamo dei “sognatori pratici” nonostante l’età,le storie , e le zavorre culturali che ci portiamo dietro.Ma non vogliamo avere “padroni” di nessun tipo e sopratutto “politici” sotto qualsiasi forma .Coltiviamo in modo preventivo il sospetto ,il dubbio col rischio di essere equivocati in buona e cattiva fede.con la buona fede vogliamo continuare a discutere con la “cattiva” preferiamo distanziarci e contrastare con i nostri mezzi che sono essenzialmente culturali ed ideali.
    mauro orlando

  35. da quando esistono i forum dell’irpinia la mia vita è diventata meravigliosa e io mi sento una persona profondamente realizzata. grazie

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