un pezzo di sud paesologico e anarchico a Bergamo

anarchismo…..” cosa vuole l’anarchico?La libertà,la libertà per sè e per gli altri, per l’umanità intera.Vuole essere libero dall’influenza o dalla pressione delle finzioni sociali; vuole essere libero come quando nacque e venne al mondo, che è come in verità dovrebbe essere; e vuole quella libertà per sè e per tutti gli altri: ma nemmeno in natura sono tutti eguali: alcuni nascono alti, altri bassi; alcuni forti altri deboli: alcuni intelligenti altri meno…..Ma tutti possono essere eguali da lì in avanti; solo le finzioni sociali lo impediscono:erano quelle finzioni sociali che dovevano essere distrutte…”
F. Pessoa,Il banchiere anarchico
paesologia …..una scienza  che da tempo prova a vedere se è possibile cambiare le cose, se è possibile provare a far rivivere il calore della grande politica: la politica, dice, «se non è grande non è niente»; per contare qualcosa essa deve contenere la vita «che è slancio, coraggio, esposizione all’ignoto». La politica piccola non esiste e non merita questo nome: è riunione di condominio, liti feroci per centimetri o centesimi.


……..un pezzo di Comunità provvisoria al “Caffè letterario di Bergamo.La presenza di Guido Giannini e le fotografie a Bergamo è in certo senso la realizzazione del nomadismo visionario e contaminatore della paesologia come scienza arresa ma infettiva nella sua essenza non egoistica ma comunitaria contro tutte le forme immunitarie della modernità.Le opere di Guido Giannini che avevamo conosciuto a Cairano sono di fatto il prodotto di una vita di un ambasciatore paesologico ante litteram di questa esperienza che sta contaminando le “irpinie” e gli isolati di tutti gli appennini del mondo.Il loro segreto non sta solo nella profondità e essenzialità della loro espressione formale. Ma dalla loro capacità visiva  e visionaria di far emergere l’uomo e la sua vita mentale ,affettiva e sociale  che ci stanno dietro e dentro ma di far emergere le sue letture profonde e non supeficiale del mondo ,degli uomini e degli oggetti.Non un fotografo normale ma un uomo che è un tuttuno con la follia delle sue letture del mondo….un fotografo che legge il mondo e la sua realtà non solo nella loro espressiva oggettualità drammatica e contraddittoria ma come filtro interiore della propria vita , delle proprie passioni politiche, dei propri sentimenti affettivi , delle proprie idee primarie fuori dal tempo e dello spazio culturale di un contesto specifico. Operazioni che sanno fare solo certi fotografi, i poeti, i maghi , folli e …..i paesologhi.Magia e follia anarchicamente libera in un teatro particolarmente vitale come Napoli e tutte le Napoli del mondo separate dalla grande Storia e ma ricche delle vere storie che contano…
mauro orlando



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3 pensieri riguardo “un pezzo di sud paesologico e anarchico a Bergamo

  1. Al “Caffè letterario ” via S.Bernardino 53-24122 a Bergamo. L’inagurazione era il 15 Ottobre ma la mostra “Letture” è visionabile fino a Venerdì 28 Ottobre

  2. Grazie caro Mauro,non tralasci mai la tua natura filosofica.E’ stato un piacere per me leggerti come incontrarti a Bergamo.
    Un abbraccio Guido

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