L’inverno di Seccareccia, poeta casertano.

Antonio Seccareccia  (Galluccio 1920 – Frascati 1997) esordì nel 1959 con la raccolta di poesie Viaggio nel Sud, presentata da Giorgio Caproni che arrivò in finale  al Premio Viareggio, come opera prima.Nello stesso anno vinse anche il Premio Teramo con un racconto inedito e nel 1960 il Premio Ceppo per un racconto pubblicato su “La Fiera Letteraria”.Nel 1960 uscì Le Isolane (quattro racconti lunghi) presso Lerici, nella collana Narratori diretta da R. Bilenchi e da M. Luzi.Oltre  che al Viareggio con  opera prima Le Isolane arrivò in fnale anche ai premi Puccini  Senigallia e Mestre – Settembrini vinti rispettivamente da Landolfi e Biagiaretti.Nel 1962 fu pubblicato in lingua spagnola da Plaza e Janez di Barcellona.

Fondò a Frascati nel 1959, insieme a Caproni, Accrocca, Grillandi, Reale, Gatto e molti altri, il Premio Botte di Frascati poi chiamato Premio Nazionale di Poesia Frascati la cui sezione italiana è oggi dedicata alla sua memoria.Nel 1992 vince il Premio Libero De Libero per la sezione inediti.Nel 1997, postuma, è stata pubblicata la raccolta di poesie La memoria ferita (Caramanica).La casa editrice Hacca ha ripubblicato nel 2009, dopo 50anni,  la sua prima raccolta “Viaggio nel Sud”.

Ha lasciato parecchio materiale inedito tra cui poesie, racconti e un romanzo.


 

Inverno

 

Sono affannosi come strade in salita

 

i giorni nel cuore dell’inverno,

 

sentieri impervi che portano nei campi

 

nudi in letargo, o che salgono ai monti

 

solitari, dove il vento del Nord

 

la notte fa sibilare i fili dei tralicci

 

alti sul mare scosceso delle rocce.

 

Eppure è adesso, nella terra inerte

 

disfatta dai geli e dalle piogge,

 

che il grano in erba cova le sue spighe,

 

gli alberi scheletriti i frutti, le siepi

 

desolate le prime viole nere

 

per la festa della Candelora.

 

E forse sono proprio queste attese

 

che l’uomo si porta nel sangue dalla nascita,

 

ed il pensiero che se uno vuole, la sera,

 

può accendersi ancora il fuoco in qualche posto,

 

che aiutano i vecchi soli con se stessi

 

ad attraversare questi mesi morti,

 

fatti di giorni brevi, grigi, tutti uguali

 

nel cielo chiuso dei mattini senz’alba.



Un opera di Giorgio Morandi

Hacca edizioni :     http://www.hacca.it/hacca/prodotti/prodotto.php?idProdotto=70





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4 pensieri riguardo “L’inverno di Seccareccia, poeta casertano.

  1. Quante cose, quante persone , quanti ottimi poeti s’ignorano e chiedono di essere tratti fuori dall’oblìo. Seccarccia è uno di questi. Ho apprezzato la bellissima,elegante,dimessa poesia, dallo stile preciso efficace.

  2. caro Salvatore , ho ricevuto ieri il libro per posta. l’ho letto ieri sul far della notte. dici bene : poesia elegante , dimessa , precisa…. io aggiungo : onesta. cosi come Saba intendeva la parola onestà nel fare poesia. Tra non molto posterò un mio piccolo contributo riflessivo sul libro “Viaggio nel Sud” di Seccareccia .

  3. cocordo e apprezzo, amici;
    solo un consiglio al postatore Walserblog: credo sia meglio non lasciare troppe interlinee tra un verso e l’altro 🙂 ;
    un salutone a tutti, Gaetano

    1. caro Gaetano, purtroppo non sono ancora esperto degli aggeggi del blog…. posto male per questo. avrei bisogno di un piccolo corso per principianti.
      comunque, per adesso , l’importante è aver iniziato.

      un abbraccio affettuoso

      Antonio

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