I “Papalagi” secondo Tuiavii di Tiavea

“La vita del Papalagi assomiglia molto spesso a quella di un uomo che deve andare con la barca a Savaii e che, non appena lasciata la riva, pensa: «Quanto tempo potrò impiegare per arrivare a Savaii?» Pensa, e intanto non vede il bel paesaggio che attraversa nel corso del suo viaggio”

Da Wikipedia: “Per Papalagi si intende l’uomo bianco, nella lingua samoana. Tale vocabolo ha assunto particolare rilievo in seguito alla pubblicazione di un libro con questo titolo, nel 1920 in Germania, contenente i discorsi tenuti al proprio popolo da un saggio capo polinesiano, Tuiavii di Tiavea al suo ritorno da un viaggio nel vecchio continente. Ampiamente diffuso nel contesto delle culture alternative degli ’70 e ’80, il libro tende ad essere visto al presente come una contraffazione letteraria (una variazione sul tema del “buon selvaggio”) ad opera del presunto traduttore Erich Scheurmann, ma viene comunque citato spesso a proposito del tema della “relatività culturale” e per il fenomeno dello “spaesamento”.
Secondo la versione di Scheurmann, Tuiavii, venendo a contatto con gli usi e costumi del Papalagi, se ne allontanò subito sbigottito, se non raccapricciato, e una volta in patria, tentò di mettere in guardia il suo popolo dal fascino perverso dell’Occidente. Nel testo è specificato che non era mai stata intenzione di Tuiavii pubblicare questi discorsi, né era a conoscenza della pubblicazione del libello”

“Promettiamocelo e gridiamogli: State lontani da noi con i vostri abiti e vizi, con la vostra folle corsa al denaro che ostacola le mani e la testa, la vostra passione per riuscire ad essere migliori dei vostri fratelli, le vostre molte imprese senza senso, i vostri curiosi pensieri e la conoscenza che non porta da nessuna parte, e altre stupidaggini che vi disturbano il sonno. Noi non abbiamo bisogno di tutto questo: siamo felici con i piaceri gradevoli e nobili che Dio ci ha donato per non essere accecati dalla sua luce e che ci possa aiutare a non perderci, e brilli sempre sulla nostra strada di modo che possiamo seguire il suo sentiero e assorbire la sua meravigliosa luce, che significa amarsi gli uni con gli altri e portare molta tafola nei nostri cuori”

Al seguente link, la versione completa del testo in esame, consultabile gratuitamente: http://freaknet.org/martin/libri/Papalagi/papalagi.html

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