di
Marianna Borriello
220Km da Napoli, 164 da Bari. 200 da Cosenza. 113 da Taranto. 169, passo più passo meno, da casa mia. Equidistante dal cuore di tutti noi. Aliano l’otto settembre affiora come ombelico del Sud Italia. Crocevia del nostro battente andare. Qui, spinto dai suoi sogni, ognuno potrà poggiare la pietra votiva dei suoi giorni e dire una preghiera per la terra a cui appartiene. Aspetta le nostre storie Aliano. Venite e raccontante delle terre in affanno perché prive di pensiero meridiano. Qui raccontiamo del Sud che s’oppone alla cancellazione di memoria e luce. Che trattiene coi pugni la lingua dei propri padri. Qui venite e raccontate delle terre d’acqua minacciate dai bruciatori e delle colline d’oro a cui hanno rubato spazio e vento. Nel sasso da deporre metti la tragedia di una città in guerra con se stessa. Narreremo senza abbandonarci alle sirene del lamento. Semmai qui ogni parola è pietra angolare per un laboratorio sul sistema meridiano. Se accenneremo ai Sud dell’accidia, del rancore, del disfattismo amorale sarà solo per dirci che i nostri modelli sono fatti di ben altra sostanza. Ad Aliano andiamo per confrontarci sul trovare il senso delle proprie azioni non nelle merci ma nelle relazioni. Confessiamo l’anelito rurale che sotto pelle cova e la rivoluzione delle piccole cose che dallo scempio dell’esistente muove. Raccontiamoci della terra che non c’appartiene ma a cui apparteniamo. L’otto settembre congiungiamo, lì dove pure Cristo s’è negato, i Sud dei nostri sassi votivi, pellegrini. Sud disparati mai distanti. Dai Calanchi un canto da un altro tempo si poggerà sui nostri ragionamenti. Benedizione per il lungo, lento, luminoso cammino che ci apprestiamo a fare.
arianna…………..la parola calda,leggera e solare della paesologia…..Il cuore pulsante di vocalità della parola greca che si ritrova non in superfice ma nella profondità…….ciao mauro
Mauro vola ad Aliano!
Cartina dell’Irpinia
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Sto scendendo ma non ho il programma né gli orari: a che ora devo trovarmi lì?, chi mi darà un passaggio anche al ritorno ! Avrei tanto piacere di incontrare personalmente Franco e chiedere una dedica autografa: a presto allora !
vostrabar(+b1)! … always united even far away !
…se non ci sei riuscito è soprattutto perché non hai provato
Barbara Traferro laliena@gmail.com
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Paesologia, dice Franco Arminio, bioregionalismo, dicevano poeti come Gary Snider ed altri epigoni del beatnik migliore, ecologia profonda. Sono definizioni, solamente definizioni ma possono servire ciò che smuove a camminare. Chi lo ha appreso in una poesia, chi da una canzone antica, chi ci sta ancora cercando e sta a noi, soltanto a noi il farci ritrovare. Poichè sono convinto fermamente che il futuri dei luoghi è dove i luoghi sono. Dove i luoghi sono narrati e narrano. dove una mano mette a dimora una quercia, dove una mano sparge del seme buono, dove mille mani dipingono un murale o puliscono dallo sconcio plastica un fiume.
Allargare questa rete, cogliere il momento e respirare, investirsi di luce, ricoprirsi di pietra. Diventare uomini antichi. Si può. Basta camminare a piedi per qualche chilometro, avere sete e cercare una fontana, chiedere ad una signora, confidare nella naturale curiosità dei bambini. E nel salutare, lasciare dei fiori.
Teodoro Margarita