Il paese è un atleta immobile, dopato da un egoismo edilizio. Visto da lontano gonfia i muscoli come un culturista, da vicino occorre fare molta attenzione perché può andare in frantumi anche solo sotto il peso di uno sguardo sbagliato.
Oggi, come ieri, è in corso il solito funerale quotidiano. Su questo fronte il paese è un’avanguardia, è sempre un passo avanti, altrove si confida ancora in una rianimazione. Come sempre tutti partecipano al corteo, formiche, cani, uomini, porte chiuse e nella fila per le condoglianze, tra una pietra e un labbro d’intonaco, c’è anche l’erba parietaria.
In paese si gira in auto per perdere tempo, è un passo falso. Bisogna apprendere l’arte di farlo passare il tempo, lasciare che attraversi i giorni e il proprio corpo. C’è tanto lavoro per un artigiano temporale.
Qui si può solo vagare lungo l’orlo del proprio confine che, dopo ogni tramonto, si raffina e diventa confino.
Già, una processione non si nega a nessuno, al nessuno che abita, in testa.
Sono in una frazione di 500 anime (in pena) della Sabina Reatina.
Due unici monologhi girano quaggiù:
a) se vuoi l’olio davvero genuino, passa da me, fatti servire.
b) vedi quelli del comune…hanno dato tutti i soldi alla frazione vicina, niente qui.
Se mai venissi a Paesologare in zona, amerei venire in processione dietro di te.
promosso o bocciato ?
tra il promosso e l’impreparato, il fuori-tema che sbalordiva, non capendosi allora se fosse uno zero o solo il prospettarsi di una seconda chance.
promosso o bocciato ?
cancellare cancellare
attraversare il tempo o lasciarsi attraversare,in un paese, è assai diverso che in città.Qui è un elastico che si accorcia….