On line, 19 aprile
Preghiamo
per il risveglio del serpente,
per il cane e la lumaca,
per le cose che si dicono gli alberi.
Preghiamo
per chi ha le vene più sottili della luce,
per i fiumi spariti, per le rocce frantumate,
Preghiamo
per chi non è più amato,
per chi non lo è stato mai,
per chi è stanco di essere spaccato in due,
per chi ama la gioia e cerca i guai.
Preghiamo
per chi non si è fatto ramo,
nuvola, imbuto, per chi non
arrivato e non arriverà mai
nel circo equestre del creato.
Preghiamo
per ogni destino, per la timidezza
dei bambini, per i sogni
che non ricordiamo, per i panni
pesanti del nostro io.
Preghiamo
per i baci, per i canti, per le poesie,
per il mare e per il cielo,
per ogni cosa che si muove
e per questo prodigio
presto o tardi muore.
Franco Arminio