i giorni di aquilonia…scuola carbonaria di paesologia 8

di

Silvana Kuhtz

Giorno 1. 10 agosto 2012

Monteverde, Aquilonia, la grande quercia.

Dammi il segreto della bellezza

qui tutto possiamo riempire di

respiro e piegarci giù

nel paese che ti ferisce

ti lacera ti cede ti apre.

Accade sempre all’improvviso

l’epicentro dell’esplosione

è un cruccio che parte da dentro

esatto come l’esattezza di un colore.

Ci sono segreti nelle vite

di tutti e stupore sapiente

nella gioia di squarci di caos

nell’essenza dei disintegrati

nell’acqua che canta silenzio.

Sto nel cerchio del tuo abbraccio

in questa vertigine di vento

e potrei restarci per sempre.

Giorno 2. 11 agosto 2012

Bisaccia, le pale, Aquilonia

Ci sono zone dell’esperienza:

l’odore inequivocabile

delle pietanze che tornano su,

guardarsi in un boccone di specchio,

le stelle cadenti, e le foglie,

i sordidi sabati d’agosto,

la tua mano che mi sfiora tutta,

che ci fan sentire l’intimità

di queste nostre quattro anime

provvisorie ma resistenti.

Cercatori, scrigni di bellezza

torniamo in questa zolla nera

per una raccolta di dettagli

per la tua camera oscura

per tutti i nostri sensi segreti.

Aspetto lo sviluppo delle foto.

Giorno 3. 12 agosto 2012

Abbracci Partenza

Ero spaesata quando sono arrivata

e ora che parto metto nella borsa

un osso la pelle la mia e la tua

occhi di vertigine

lo struggimento

d’ignoti fra gente ignota

la gabbia e il vento

le prove d’orchestra

l’intimità e la distanza

l’incendio e l’estintore

pino nina e uccia

e per la camera oscura

la furia di questa semina

appena iniziata.

il cuore è fragile,

si spezza.

ti dico.

Sì, ma si può anche ricostruire.

Così dici tu.

Giorno 4. 13 agosto 2012

mi guardo indietro

Siamo polvere di stelle

nella geometria segreta del caso

oggi

succhiata dalle crepe

mi volgo senza tempo

scendo dall’astronave

ringrazio e raccolgo una lacrima salata

sulla lingua.

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