carosino

loghi+investiamoVOSTRO_001Faccio tanti giri negli ultimi tempi. Una bulimia di luoghi e incontri. Le facce e i nomi si perdono facilmente nella mia testa. Spero non accada la stessa cosa coi luoghi.

Il viaggio a Carosino ha tutte le caratteristiche per scivolare via dalla mente. Sono arrivato nel paese che era già buio e sono andato via la mattina presto. Ho visto la piazza del paese e poi un piccolo spiazzo dove era prevista la lettura poetica.

Dopo un poeta tarantino e uno maltese, ho pensato bene di proporre agli organizzatori di andare a leggere nella chiesa adiacente. L’italia ionica non è un luogo freddo, ma la serata aveva spifferi maligni. Non so se le mie poesie sono piaciute. Ho letto senza microfono e le poesie parlavano tutte della morte di mia madre. Non so mai come mi esce la voce quando leggo. E poi quelle poesie sono prive di versi spettacolari, hanno una lingua rubida e senza ritmo.

A un certo punto mi è venuto da dire che a Carosino si dovrebbe cambiare la scritta all’ingresso del paese. Non più e non solo “paese del vino”, ma paese del vino e della poesia. Gli organizzatori della rassegna “parlate di luce” stanno provano seriamente a portare la poesia dentro il paese. Spero che ci riescano, spero che qualcuno capisca il loro sforzo. Immagino un paese che accoglie i poeti tutto l’anno. Un paese in cui sia bello parlare di come si fa il vino e di come si fanno i versi. Chi ha detto che dentro un bar si debba parlare solo di Berlusconi o delle Juventus?

Carosino fa parte dell’Italia ionica, l’Italia che sembra dare le spalle al resto della penisola. Non che qui non sia arrivata come ovunque la modernità incivile, ma è come se la luce avessse la potenza di tenere in vita qualcos’altro, anche se non so dire bene di cosa si tratta.

Quello che so dire è che ho voglia di tornare a Carosino, per stare in un paese qualsiasi, in un giorno qualsiasi. Spero di tornare a leggere le mie poesie alle tre del pomeriggio, dentro una casa qualsiasi, davanti a un caffè, insieme ai padroni di casa e ai vicini, accorsi come si accorre quando arrivano i rappresentati delle pentole o di altre prodotti.

La poesia è sempre in esilio, è sempre in cerca di adozione. A Carosino forse è possibile trovare accoglienza. I paesi e la poesia, ecco un’amicizia che mi fa sperare.

Pubblicato da Arminio

Nato a Bisaccia è maestro elementare, poeta e fondatore della paesologia. Collabora con “il Manifesto”, e "il Fatto quotidiano". È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali: Altura, Composita, Cairano 7x, il festival paesologico ""La luna e i calanchi"". Da molti anni partecipa a innumerevoli manifestazioni sulle problematiche dei territori. Recentemente ha avviato scuole di paesologia (ne ha già svolto una decina in ogni parte d’Italia). In rete è animatore del blog Comunità provvisorie. E' sposato e ha due figli.

Una opinione su "carosino"

  1. Sì, la poesia nelle case, da sempre sono poeta condominiale, sarebbe bello andarci e poi scambiarci le case e i volti offrendo i nostri versi per stampare nuove pagine nel cuore, sono a disposizione, un abbraccio Gaetano.

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