“Viviamo solo per scoprire nuova bellezza. Tutto il resto è una forma di attesa”. (K. Gibran)
Il nostro Blog vive la sua “attesa” lunga e piena di aspettative. L’attesa sembrerà meno lunga, se la si alimenta con un po’ di fantasia e immaginazione. Ognuno di noi a suo modo aspetta il nuovo libro di Franco come qualcosa di proprio.Non conosciamo un indice possibile, una eventuale copertina …i temi che saranno affrontati. Conosciamo lo spirito e le urgenze da cui il tutto nasce..Mi piacerebbe che in questo Blog ognuno di noi raccontasse a priori le proprie aspettative piuttosto che fare a posteriori esercizio ermeneutico o critico dopo la sua uscita…..anche questo rappresenterebbe un originale modo comunitario di vivere la autorialità di un libro.
Sono i pensieri, i sentimenti,gli umori che accompagnano genitori, parenti ed amici nella gestazione biologica e putativa di un bambino nel suo corso biologico ed affettivo.Non ci può essere indifferenza verso un fatto così profondamente esclusivo e importante.E’ la vita mentale e sentimentale di un individuo con esigenze comunitarie che viene fermata su una pagina bianca momentaneamente attraverso le parole letterariamente vive e vere. L’indifferenza è la caratteristica delle persone rassegnate che vivono con la tristezza nascosta negli occhi e negli angoli bui dei loro cuori, o nei labirinti acidi della mente, in un’attesa frustrante che distrugge i loro desideri e le speranze, dove c’è solo il tempo delle domande infinite come alibi e delle risposte inesistenti come pretesto…il grigio diventa la sfumatura della loro anima e i chiari di bosco bosco una insostenibile provocazione sensitiva. Ma noi abbiamo la presunzione di voler vivere la luce, il vento, i colori, i sentimenti, le passioni, i sogni e le speranze in modo attivo e responsabile legati ad una terra e a una idea. Le persone che, consapevolmente, raggiungono uno stato di accettazione passiva della propria vita e nella quale essi stessi si sentono stranieri non ci interessano ma li rispettiamo discostandocene. Nostri compagni di viaggi ,di sogni, di avventure sono quelli che si nutrono delle illusioni dell’animo, di errori, incertezze e dolori e sognano di incontrare sulla loro strada emozioni vive e sensazioni intense le quali corpo e anima bramano ardentemente, di vivere quel momento indelebile nella quale sentono l’anima abbracciata dolcemente dalla vita e dalla generosità pietosa.Io sono sicuro che Franco ancora una volta ci parlerà in koinonìa della sua esperienza intima, comunitaria e paesologica della bellezza, del sogno, della speranza con lo sguardo arreso ma profondo di chi presta attenzione e generosità alle piccole cose, alle persone comuni,alle storie semplici, alle idee vere che veramente contano per un vita bella, buona e giusta….
mauro orlando
caro mauro
il libro esce il 29 settembre. ancora ieri ci ho lavorato….
io posso solo dire che ho messo tutto, senza risparmio.
e devo anche dire che è un libro in cui l’aiuto di elda è stato fondamentale.
quello che mi aspetto è sempre la solita cosa, che l’irpinia riconoscendo il mio lavoro impari a riconoscere le tante cose buone che qui ci sono e impari a disprezzare le tante cose cattive che qui ci sono.
dagli amici mi aspetto molto. si, il mio sogno è questo libro sia preso anche solo da qualche amico come se fosse anche il proprio libro
Qui sull’altopiano l’attesa si coltiva come il grano.
Solo l’aratro e i libri di Franco Arminio riescono a rivoltare questa terra.