Arriviamo in ritardo rispetto al gruppo, quella mattina, e un pò per il caldo un pò per senso di rispetto verso quella piazzetta di Calitri ci fermiamo a chiedere indicazioni.
Signore sull’ottantina, seduto in piena domenica mattina davanti alla bottega del barbiere.
Scusi, la strada per il castello, andiamo bene per di qui?
E cosi iniziamo a chiacchierare… Ah, lei non è il barbiere… No non siamo di qui, veniamo da tutta Italia e dormiamo ad Aquilonia…
Al nominare Aquilonia l’uomo si ferma. Chiede carta e penna. E inizia a scrivere.
“Coppolo Costantino
Macellaio
Sono miei conosciente
Lorenzo Vallario”
Mi consegna il taccuino, ma mentre scrive non posso fare a meno di lasciarmi sfuggire un sorriso osservando la sua grafia e l’errore grammaticale sulla parola “conosciente”, poi dice Se andate da lui, vi tratta bene.
Probabilmente ha bonfonchiato qualche parola sul fatto che eravamo bravi ragazzi, ma non lo ascoltavo più: mentre parlava mi stringeva la mano, come a cercare un contatto. In quel momento pensavo al tesoro che ci aveva lasciato, al suo gesto di lasciarci una raccomandazione e alla sua mano. E di nuovo, ho sorriso.
Alessandro Soriani
bel ricordo, c’ero anch’io… spesso perdersi e chiedere indicazioni riserva piacevoli sorprese