Abbiamo parlato una sola volta, dalle dieci di sera alle quattro del mattino. Il luogo dell’incontro è assai generico: sotto una pala eolica sulle alture dell’Irpinia d’Oriente. Vago sotto le pale immaginando che sia magrissima e malandata. C’è la luce che piace a me. Dal Formicoso si vede il Gargano. Faccio qualche fotografia, non sonoContinua a leggere “La Vergine del Pollino, un racconto amoroso”
Archivi della categoria: blog paesologia
Neve e terremoto
Il cuore degli altri Il terremoto con la neve. La sedia rotta su cui stanno seduti i paesi. Ci sono giorni in cui non ha senso pensare agli affari propri. Ci sono giorni in cui bisogna avere il cuore degli altri, il cuore tuo da solo non serve a niente. Devi stare dentro ilContinua a leggere “Neve e terremoto”
Canto per l’Appennino
Ho una spina di dolore lunga quanto l’Appennino. Il cielo vomita neve e gli uomini bugie. Penso a chi è morto con la neve in bocca e a questo mio cuore con la punta storta, questo mio cuore che oggi ha urlato tutto il giorno per l’Appennino. Fate presto dissero una volta sul giornale, ioContinua a leggere “Canto per l’Appennino”
PRIMA DEL PARADISO
Ho provato in tutti i modi stamattina a smuovere le acque sul problema dell’Appennino. Ora sono solo addolorato. Ho avuto poche risposte. Ma me le tengo care. E mi tengo cara già da adesso tutti i giorni in cui non sarò in questo mondo, tutti giorni consegnato senza lingua e senza mani al grandeContinua a leggere “PRIMA DEL PARADISO”
le vite guaste
Pensavo alle vite sfacciatamente guaste: per un incidente, per un lutto, per un cancro, per un amore che non arriva o che se n’è andato. Pensavo alle vite sfacciatamente guaste di chi ha sempre l’umore contrario, la vita di chi è contrario a se stesso e stupidamente viene considerato egoista, la vita degli stranieri dentroContinua a leggere “le vite guaste”
come una preghiera
Noi possiamo ancora avere il divino nelle nostre vite. Per avere il divino bisogna essere fragili, bisogna essere umili, bisogna sentirsi in pericolo. Senza pericolo il divino non ci soccorre, e noi siamo costretti a istigarci a un perenne volere. Oggi, in questo mondo difficile a furia di essere comodo, ci vuole una vita semplice,Continua a leggere “come una preghiera”
libri di poche sillabe. 1
bacio la tua carne che sa di grano e lenzuola
Tre letterine dell’ultimo giorno dell’anno
1. Ho un sospetto: le famose ansie natalizie forse non sono dovute tanto alla festa ma a una particolare esposizione della terra in questi giorni. Ci sono corpi che sentono questa furia nera dell’universo, questo fatto che siamo senza scampo, come se la terra fosse accampata sotto un viadotto ed è finito il fuoco. EContinua a leggere “Tre letterine dell’ultimo giorno dell’anno”
auguri
Sono moltissimi anni che nel mondo non arriva un anno nuovo. Almeno nel mondo che conosciamo meglio e chiamiamo Occidente. Per i morti non c’è anno nuovo e forse non c’è neppure per il nostro Occidente. Quella che chiamano crisi non è altro che una gigantesca opera di rimozione: il mondo è simbolicamente morto, maContinua a leggere “auguri”
buone feste
comunità provvisorie vi augura buone feste con una poesia di mariangela gualtieri In quest’ora della sera da questo punto del mondo Ringraziare desidero il divino labirinto delle cause e degli effetti per la diversità delle creature che compongono questo universo singolare ringraziare desidero per l’amore, che ci fa vedere gli altri come li vedeContinua a leggere “buone feste”