irpinia d’inverno

metto qui un articoletto uscito oggi sul mattino. domani sono a napoli per terracarne. vi ricordo che il primo novembre sia ad aquilonia

Franco Arminio

Quando arriva l’inverno arriva l’Irpinia. Le porte si chiudono, anche quelle poche che sono rimaste aperte. Si vive come in un sottomarino incagliato nel gelo. Non si hanno notizie da altri luoghi. Cosa succede a Montaguto, chi sta giocando a carte a quest’ora, e chi cammina per strada a Senerchia? Siamo più di quattrocentomila, ma in certi giorni pare non sia rimasto più nessuno. E se incontri qualcuno subito ti fa capire che non ci crede più a questi luoghi. Lo scoramento è il sentimento più diffuso ed è un sentimento che non produce comunità perché sono aumentate le aspettative e sono diminuite le opportunità. Prima era normale passare una domenica di noia. Ed era perfino gradevole

annoiarsi assieme agli altri. Viviamo in posti che sembrano fatti per stare assieme e invece si slitta ogni giorno verso una propria cella. E in questa cella non maturano visioni del futuro, non maturano nuove sfide, slanci, azzardi. Niente di tutto questo, il tema è la recriminazione e non manca mai qualcuno su cui recriminare.  Che senso ha passare un altro inverno in questo modo? Un’intera provincia sembra diventata un gigantesco muro del pianto. Non si prega, si impreca, ma senza fare distinzioni. Una sorta di paranoia collettiva ha reso ognuno sospetto a tutti gli altri. Si può vivere anche in questo modo, ma è una storia da ripetenti, è un aggrovigliarsi nel proprio cordone ombelicale. Oggi una persona che mi è cara mi ha detto che vuole andarsene molto lontano da qui. Io ho deciso di restare. Sono allenato ai giorni d’amarezza, alle cose che non coincidono, ma non c’è un altrove dove la storia è più veloce o più lieve. La palude è planetaria e gli irpini devono abbandonare l’idea che l’inferno è solo qui. La nostra è una terra malata dove ormai da tempo non nasce e non muore più niente, ma un grande filosofo diceva che dove il pericolo è più grande arriva ciò che salva. A me non interessa salvarmi, ma se proprio deve accadere, preferisco che accada qui.

Una opinione su "irpinia d’inverno"

  1. franco ti ringrazio per la poderosa manifestazione che hai condotto in occasione della presentazione del tuo libro da feltrinelli napoli di pochi minuti fa, davanti a una sala gremita come non mai. e dove hai incantato tutti con le tue parole sempre più ispirate e incontrovertibili

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