L’esperienza della Comunità Provvisoria come già indicato dal suo nome diventa l’esperienza delle Comunità Provvisorie. Si parte sempre da qui, dall’Irpinia d’Oriente, dalle terre dell’osso. Comunità provvisorie è un blog paesologico, quindi un luogo innanzitutto di scrittura, ma è anche il luogo delle sentinelle che agiscono a tutela dei paesi e delle montagne, perché l’Italia è una terra di paesi e di montagne, perché non ci sono né forze politiche, né istituzioni che assumano questa funzione.
Dai nostri luoghi, dal museo dell’aria e del buio, dal museo del silenzio e della luce, possono raccogliersi gli sguardi di un nuovo umanesimo delle montagne, delle colline e delle pianure, un nuovo modo di abitare, di stabilire relazioni tra gli uomini e tra gli uomini e la natura: di pensare, insomma, il futuro.
In un momento in cui “il centro” è sfinito, ridotto a una mera giostra dell’autismo corale, noi vogliamo essere il punto di una rete stabile tra le diverse esperienze che si muovono ai margini, e che dal margine vedono già ciò che al centro appare opaco e resta impensato.
Non ci interessano gli estremisti della moderazione e del disincanto. Vogliamo moltiplicare le nostre prove tecniche di comunità tra chi pensa che quando i luoghi in cui si vive zoppicano è inutile pensare di farli camminare, meglio pensare di farli volare.
Franco Arminio