Due parole sul “mio” VENTO FORTE TRA LACEDONIA E CANDELA

di Sandro Abruzzese Due parole sul “mio” VENTO FORTE TRA LACEDONIA E CANDELA (prima parte) E’ il primo libro di Franco Arminio che ho letto, e quello che regalo più spesso, quando voglio che gli altri mi conoscano, sappiano da dove vengo. Vento forte per me rappresenta la narrazione cruda e lirica di una presaContinua a leggere “Due parole sul “mio” VENTO FORTE TRA LACEDONIA E CANDELA”

un’ora d’aria…dopo carbonaria

di Paolo Albera Proprio in quel momento il campanile ha martellato undici rintocchi nel mio orecchio. Stavo salendo al “museo dell’aria” di Cairano, le campane erano alla mia altezza e a pochissima distanza. Mi sono spaventato, erano campane che suonavano un po’ come un allarme per la mia intrusione clandestina in uno dei luoghi piùContinua a leggere “un’ora d’aria…dopo carbonaria”

lettera a serge latouche

Caro Latouche, quando ero bambino aspettavo con ansia la neve. Ero, come tutti i bambini, desideroso di non andare a scuola. Il mio maestro non era un tipo mite, ma a quei tempi era normale che un maestro maltrattasse i suoi allievi. E allora la neve era una delle poche speranze che avevo, oltre alleContinua a leggere “lettera a serge latouche”

diario irpino

Antonella Tarpino per Comunità Provvisorie Fine settembre, primi ottobre: Da Pomigliano d’Arco (passando per Bisaccia) ai paesi abbandonati di Carbonara e Conza della Campania. Aereoporto di Caselle: il profilo rotante di una Freemont (tra gli ultimi modelli Fiat, dove è evidente che il design di Giugiaro si è involato in Germania) mi ricorda che laContinua a leggere “diario irpino”