Ipocondria, paesologia, poesia, politica

di Francesco Ventura 1. L’angustia e l’ampiezza Alla lettera è “studio dei paesi”. Si sa però che la Paesologia non è una disciplina. È un nome coniato per indicare qualcosa che ancora non lo aveva. Per adesso ci si può contentare di una sintesi: la parola indica un percepire la mutevole molteplicità delle relazioni colContinua a leggere “Ipocondria, paesologia, poesia, politica”

La festa di andare a zonzo

di Giuseppe Montesano E’ come tornare a vivere in un sogno troppo a lungo dimenticato: mi aggiro eccitato e sballottato in mezzo a una folla che fruscia, sussurra, croscia come un mare, e sento solo il rumore delle voci e dello scalpiccio dei passi; sullo sfondo il Vesuvio azzurro nel cielo azzurro, lavato dalla luceContinua a leggere “La festa di andare a zonzo”

IL LUOGO IN CUI CI TROVIAMO

L’Italia delle città e l’Italia dei paesi offre visioni disordinate. Le città e i paesi sono quel che erano solo in parti molto piccole, nascoste in mezzo. Il resto è una periferia sfilacciata. È andata così e più o meno ne conosciamo i motivi. Ora ci vorrà molto tempo per ridare ai paesi e alleContinua a leggere “IL LUOGO IN CUI CI TROVIAMO”

paesologi di città

di alberto saibene Esistono paesologi di città? O meglio si può esercitare la paesologia a Milano o rimane uno sfacciato privilegio di chi è nato in un paese che sia nelle valli alpine, lungo la dorsale appenninica o in quella che Bruno Barilli definisce “la grande zanzariera”, ovvero la pianura padana. Direi che la paesologiaContinua a leggere “paesologi di città”